L’Anpana, l’associazione zoofila che opera da molti anni in ambito nazionale e locale, da venerdì 13 luglio ha una nuova casa in città concessa dal Comune di Mantova. La sede in via Volta 7, nel quartiere di Valletta Valsecchi, è stata inaugurata nel pomeriggio dal vicesindaco Giovanni Buvoli, dall’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi e dal responsabile nazionale di Anpana Giuseppe Laganà, affiancato da altre guardie.
L’associazione si occupa di vigilanza di parchi e giardini in aree assegnate, di verifica dei cani per microchip e iscrizione all'anagrafe regionale in base alle norme anti randagismo. Ma dedica attenzione anche alla sicurezza, per verificare come siano custoditi cani potenzialmente pericolosi o alle indagini sul fenomeno, seppur raro, dei bocconi avvelenati, eccetera. “La scelta di dotare Anpana di una sede nasce dal desiderio dell’Amministrazione da un lato di rafforzare l’azione quotidiana di questa realtà che porta un indubbio beneficio al nostro territorio e dall’altro di testimoniare concretamente la gratitudine della città per la preziosa opera svolta – ha sottolineato il vicesindaco Giovanni Buvoli -. Voglio ricordare che l’azione di Anpana non si limita alla protezione degli animali da compagnia ma anche alla salvaguardia del nostro patrimonio zootecnico e ittico, avvalendosi di guardie adeguatamente formate che agiscono di concerto con le istituzioni e i corpi di vigilanza locali e dello Stato. Collabora, inoltre, con la protezione civile, il Wwf e con tutti gli enti e le associazioni che hanno scopi affini”.
“Luglio e agosto sono i mesi dell’esodo vacanziero e coincidono con il periodo di maggior intensità di atti di abbandono di animali domestici e di atti di inciviltà e disumanità – ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi -. La legge condanna, con la reclusione o con un sanzione che va da 1000 a 10mila euro, chi abbandona un animale o ne provochi dolore fisico e psichico. Per questa ragione l’Amministrazione ha deciso di dare un importante sostegno alle realtà che sul nostro territorio si occupano di difendere e aiutare i nostri amici a quattro zampe, concedendo all’Anpana, Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente, una sede che oggi inauguriamo. L’associazione è un partner consolidato per la nostra Polizia Locale, coadiuvandola nel controllo del territorio e nella gestione degli eventi”.
Per rivolgersi al servizio si può chiamare il 3703523796.
Un accordo interprovinciale nel nome dell’acqua, intesa come bene prezioso e risorsa da tutelare. E’ quello firmato martedì 3 luglio in Municipio tra i gestori del servizio idrico integrato di Cremona, Padania Acque, Mantova, Gruppo Tea, e Verona, Acque Veronesi.
A sottoscriverlo sono stati Massimiliano Ghizzi, presidente Gruppo Tea, Paola Briani, consigliere di amministrazione di Acque Veronesi, Claudio Bodini, presidente Padania Acque, i quali erano affiancati dagli assessori Andrea Murari (Mantova) e Barbara Manfredini (Cremona).
Il protocollo è stato denominato “Acque e città della via Postumia Cremona, Mantova e Verona”, per richiamare, già nel nome, la mission e il legame storico che unisce i tre capoluoghi di provincia, percorsi dall’antica Postumia, la via consolare Romana costruita nel 148 a.C. nei territori della Gallia Cisalpina, l’odierna Pianura Padana, per congiungere gli importanti insediamenti di Genova e Aquileia.
Gli obiettivi dell’accordo sono numerosi, primo fra tutti: diffondere il messaggio sull’importanza dell’acqua potabile, distribuita attraverso gli acquedotti, stimolare il suo rispetto e la sua tutela, nonché sostenere l’attività fondamentale della raccolta e della depurazione delle acque reflue e della loro reimmissione nell’ambiente.
Le tre società si daranno il compito di promuovere la conoscenza e la corretta informazione circa le proprietà nutrizionali dell’acqua potabile, alimento sano e sicuro. In poche parole, da bere, con tranquillità. Con tranquillità perché le attività di controllo effettuate sull’acqua potabile sono serrate e costanti e l’acqua del rubinetto può essere bevuta in sicurezza.
Altri obiettivi del protocollo mirano a sostenere una più diffusa coscienza civica, informando i cittadini sul disastroso impatto ambientale causato dall’aumento dei rifiuti, legato soprattutto all’uso delle bottiglie di plastica; promuovere modelli e percorsi per lo sviluppo delle smart cities, al fine di rendere più efficiente l’erogazione di servizi essenziali, quali la fornitura di acqua, gas ed energia elettrica; sviluppare sistemi di comunicazione sempre più efficienti con gli utenti, caratterizzati dalla massima trasparenza sui consumi, sulle procedure di rilevazione e comunque con riguardo ad ogni dato necessario per tutelare il consumatore.
Infine i progetti, in particolare di educazione ambientale, identificati da un comune logo, verranno condivisi per ottimizzare le risorse e dare ancora più profondità alla conoscenza, con un occhio di riguardo all’incentivazione delle economie di scala.
Il presidente di Padania Acque Bodini, ha commentato così l’importante partnership sancita attraverso il Protocollo di intesa: “L’acqua pura e certificata che arriva nelle nostre case è estratta direttamente dalle falde più profonde della Pianura Padana. Padania Acque, Gruppo Tea e Acque Veronesi, tre aziende, tre territori, un percorso comune di valori, una sola acqua pura e di altissima qualità”.
“L’acqua è un dono essenziale, non ha confini, deve essere usata in maniera sostenibile e preservata perché limitata. Noi gestori del servizio idrico – ha aggiunto il presidente Tea Ghizzi - lo sappiamo bene e con questo spirito abbiamo accolto con molto entusiasmo la proposta di mettere per iscritto con i nostri colleghi di Cremona e di Verona i valori che ci uniscono, insieme al comune obiettivo di diffondere, ciascuno sui rispettivi territori di riferimento, una cultura più attenta e rispettosa di questa preziosa risorsa”.
“Un’importante occasione per continuare a diffondere tra i cittadini - ha commentato Briani, consigliere di Acque Veronesi – il valore dell’acqua potabile distribuita attraverso gli acquedotti, stimolandone il rispetto e la tutela; promuovere la conoscenza e la corretta informazione circa le proprietà nutrizionali dell’acqua potabile, alimentare la consapevolezza circa le attività di controllo effettuate, nonché stimolare una coscienza civica rispetto all’ impatto ambientale causato dall’aumento dei rifiuti, legato soprattutto all’uso delle bottiglie di plastica. Acque Veronesi, Padania Acque e Tea hanno quindi deciso di condividere iniziative, progetti educativi ed eventi di comune interesse, anche al fine di incentivare economie di scala”.
Un ponte pedonale, in un'unica campata di attraversamento del terreno sacro, che diventerebbe il simbolo dell'area permettendone, altresì, una visione d'insieme e un giardino della rimembranza costituito da vegetazione spontanea che non necessiterebbe di manutenzioni particolari e seguirebbe il processo naturale delle stagioni.
Sono queste due possibili novità nelle linee guida per la valorizzazione del cimitero ebraico di San Nicolò nel progetto Mantova Hub presentate giovedì 14 giugno nell’ex chiesa Santa Maria della Vittoria in via Monteverdi 1. L’incontro era stato organizzato dal Comune di Mantova in collaborazione con l’ufficio Unesco, Comunità Ebraica Mantova, Politecnico di Milano e Ucei.
E’ stato molto positivo il commento dell'Assessore all’Urbanistica del Comune di Mantova Andrea Murari per il quale la definizione delle linee su cui basare la progettazione è un passo importantissimo per trovare le migliori soluzioni architettoniche destinate a rendere l'area di San Nicolò: "E’ un luogo del futuro – ha detto - in pieno spirito di rispetto, protezione e valorizzazione". Sono intervenuti anche il prorettore del Politecnico di Milano- Polo di Mantova Federico Bucci, l’architetto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane David Palterer e l’architetto del Politecnico di Milano-Polo di Mantova Luca Cardani. Il lavoro di ricerca è stato messo a disposizione degli architetti Corvino+Multari e di Rina Consulting in rappresentanza del gruppo di progettisti incaricati.
L’Unione delle comunità ebraiche, il Comune di Mantova e il Politecnico di Milano-Polo di Mantova hanno raggiunto l’accordo per il recupero e la valorizzazione dell’antico cimitero ebraico che si trova nell’area di San Nicolò e che rientra nell’ambito del progetto Mantova Hub di riqualificazione della periferia est della città.
“La collaborazione con Ucei –ha aggiunto Murari– si è concretizzata con la scelta condivisa di affidare al Politecnico di Milano – Polo di Mantova il supporto scientifico alla progettazione del comparto, attraverso la stesura delle linee guida”. Tra i soggetti interessati è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per definire le linee su cui basare la progettazione. “L’eredità ebraica del luogo – ha concluso Murari - è una straordinaria ricchezza, che merita di essere approfondita con la competenza e l’autorevolezza del Politecnico, che come sempre è un prezioso elemento di ricchezza per questo territorio”.
Il Comune di Mantova ha vinto, con il progetto Lunattiva, il Bando regionale, con finanziamenti europei, per la gestione sociale dei quartieri di edilizia pubblica in Lombardia - Por Fse 2014-2020.
Il bando richiedeva progettualità che prevedessero un doppio livello di azioni su un quartiere ad alta concentrazione di case popolari: da una parte un laboratorio sociale innovativo, che sperimenti nuovi modelli e logiche di promozione di una cultura nuova dell’abitare, e dall’altra l’erogazione di servizi formativi e per il lavoro a persone disoccupate del quartiere.
La notizia è stata presentata martedì 29 maggio alle 12 nella sede del Comune di Mantova in via Roma 39 durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, al Welfare Andrea Caprini e alla Progettazione Europea Adriana Nepote.
Il progetto “Lunattiva" è una sperimentazione di durata biennale sul quartiere di Lunetta, destinataria di un contributo di 251.983,20 euro, con ente capofila il Comune di Mantova. I partner sono Aler Brescia Cremona Mantova, SolCo Mantova, ente accreditato per i servizi alla formazione e al lavoro, associazione Agape onlus, Csv Lombardia sud ed Ets sede territoriale di Mantova.
Si tratta di un progetto che punta al miglioramento del benessere relazionale, abitativo ed economico, nonché all'accrescimento del senso di appartenenza ad una comunità da parte dei residenti del quartiere di Lunetta, area connotata dalla presenza di diverse problematiche sociali, ad alta incidenza di alloggi pubblici.
Le azioni specifiche, sono state pensate nell'ottica dell'empowerment e della responsabilizzazione delle persone, nonchè della valorizzazione delle differenze, con rimozione degli stereotipi legati alla sottocultura del “diverso”.
L'approccio metodologico adottato, infatti, si rifà alla progettazione partecipata con la valorizzazione delle competenze e dei vissuti.
La macro-azione principale, trasversale, è il laboratorio sociale interattivo “Officina delle idee”: è il luogo in cui si presentano le attività, si svolgono le riunioni plenarie e in gruppi, è il luogo dell'informazione, della sensibilizzazione ed in cui si svolge il processo partecipativo sulle attività proposte e sul miglioramento degli spazi e della socialità.
Un’altra azione trasversale, che permea tutta l’architettura progettuale, è la sottoazione “abbattimento della morosità”, con la banca virtuale “PuntiLuna”. Questa macroazione sarà volano, a matrice, di successivi passi ed è esportabile in altri quartieri.
Altra area di intervento nel contrasto alla morosità incolpevole e alla disoccupazione, consiste nell' offrire occasioni formative ed educative per ripensare i consumi familiari e combattere la ludopatia, e nel favorire l’accesso da parte dei soggetti fragili al lavoro, con percorsi formativi per riqualificare le loro competenze. Le azioni previste sono: un corso di formazione ed interventi ad hoc sulla gestione del bilancio familiare, interventi ad hoc e spettacolo teatrale sulla ludopatia, servizi per la formazione e il lavoro a favore dell’inquilinato moroso.
Per creare senso di appartenenza al quartiere e rispetto per i beni comuni si attiverà con un percorso educativo ed un laboratorio creativo per ragazzi sul tema del riuso e della rigenerazione e, più in generale, sul rispetto dei beni e spazi comuni, attraverso il Creative lab, realtà già attiva a Lunetta.
Il macro-obiettivo è l'attuazione di una maggiore inclusione sociale, da ottenere anche attraverso occasioni di condivisione e socializzazione: cene di quartiere, comitato di accoglienza nel quartiere, con co-progettazione di un pieghevole plurilingue di mappatura dei servizi, la valorizzazione dell’area mercatale, il corso di lingua parlata per donne straniere (con baby parking), un evento di racconti autobiografici, il cinema estivo per famiglie. Un convegno finale, inoltre, illustrerà i risultati ottenuti e la modellizzazione delle azioni.
Partirà giovedì 30 agosto, al Campo Canoa a Mantova, sul Lago Inferiore, la seconda Discesa a remi non competitiva da Mantova a Ferrara. I canoisti percorreranno il Mincio e il Po e attraverseranno San Benedetto Po, Revere, Sermide e Felonica e arriveranno nella città estense domenica 2 settembre.
L’edizione di quest’anno è stata presentata lunedì 28 maggio nella Sala Consiliare del Comune di Mantova. Sono intervenuti l'assessore allo Sport del Comune di Mantova Paola Nobis, il presidente Consorzio Oltrepò Mantovano Fabrizio Nosari, il consigliere delegato allo sport della Provincia di Mantova Francesco Ferrari, Andrea Bassoli e Barbara Reggiani della Società Cooperativa Agricola CampaPo, ente incaricato dal Consorzio Oltrepò Mantovano per l'organizzazione della Discesa. “Mantova e Ferrara – ha sottolineato l’assessore Nobis – sono due città Unesco che hanno uno straordinario rapporto con l’acqua da valorizzare. I canoisti attraverseranno scenari naturalistici molto belli e suggestivi. Tutto ciò avrà un forte richiamo turistico”.
La regata si svilupperà in 4 giornate una in più rispetto allo scorso anno, per consentire un approccio più soft all'impegno della navigazione e più tempo per l'aspetto puramente turistico. Sarà aperta a tutti i tipi di imbarcazioni a remi e sono previste una serie di tappe intermedie.
Vista la positiva esperienza della prima edizione e l'entusiastico riscontro è stato deciso di aprire a più persone la possibilità di iscriversi, ma fino ad un massimo di 200 iscritti.
L'iscrizione sarà on-line attraverso il sito web www.discesaremifiumepo.eu . La Società Cooperativa agricola CampaPo insieme all'Agenzia Viaggi MantovaTravel sta elaborando il programma parallelo, adatto agli accompagnatori dei discesisti e ai turisti, con visita delle città di Mantova e Ferrara oltre che di tappe condivise con i partecipanti alla discesa a remi quali alcuni pranzi, cene, visite di ambienti naturalistici e musei.
Sono previsti tratti da percorrere in bicicletta lungo la sommità arginale che affianca il fiume Po grazie alle biciclette del Consorzio Oltrepò Mantovano e alle guide cicloturistiche. I pernottamenti sono previsti, il primo sul territorio di San Bendetto Po, il secondo sulle rive dell'Isola Boschina di Ostiglia, mentre il terzo presso l'area nautica di Felonica. Si prevedono i pernottamenti in aree predisposte a campeggio, per chi sarà munito dell'attrezzatura, oppure si potrà usufruire delle strutture ricettive presenti nelle vicinanze e comunque a disposizione previo accordi con l'organizzazione.
Saranno, inoltre, possibili sistemazioni in strutture comunali, come nelle palestre dei comuni ospitanti, in tal caso i partecipanti dovranno comunque avere un'attrezzatura propria, quale materassino e sacco a pelo. Per le prime colazioni non è previsto il servizio, in ogni caso l'organizzazione prenderà accordi con degli esercizi commerciali nelle immediate vicinanze per poter soddisfare le varie necessità dei partecipanti ed accompagnatori.
Tutte le informazioni sono presenti sul sito www.discesaremifiumepo.eu, telefono: 3272266738.
Sono state più di 5.000 le persone che in 3 giorni hanno visitato il village di Bam, il raduno europeo dei viaggiatori in bicicletta ospitato a Mantova dal 18 al 20 maggio. La colorata “carovana” ha affollato l’area campeggio di Campo Canoa, dove sono state piantate più di 400 tende e hanno dormito circa 600 persone. Si sono tenuti concerti, pedalate alla scoperta del territorio, workshop e incontri con grandi viaggiatori come Dino Lanzaretti, Willy Mulonia, Alessandro Gallo, Sergio Borroni, Monica Nanetti, Bruna Boldrin, Annita Casolo e Linda Ronzoni che hanno richiamato appassionati a tutte le ore e creato una emozionante atmosfera.
Bam, dunque, si conferma ancora una volta punto di riferimento per tutti coloro che usano la bicicletta per viaggiare, ma anche per chi ne ama il ritmo e il “punto di osservazione” sul mondo: non c’erano infatti solo viaggiatori duri e puri, ma anche famiglie, bambini, ex agonisti, tutti accomunati dalla voglia di condividere la medesima passione.
In crescita anche la quota di stranieri, arrivati dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria e dalla Slovenia. “Bam è un evento perfetto per la nostra città e territorio – ha detto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi –, coerente con le politiche che stiamo facendo sulla mobilità ciclabile e capace di esaltare le bellezze mantovane. Per questo abbiamo chiesto agli organizzatori di ripeterlo a Mantova anche nei prossimi due anni”.
Il raduno è diventato anche uno spazio di discussione sul tema del cicloturismo e sono stati numerosi gli ospiti istituzionali, arrivati per trovare idee e condividere progetti: il cicloturismo è in crescita in Italia e in Europa e servono idee e passione prima che infrastrutture.
Affollata anche l’area expo con brand come Salsa, Surly, 3T, Specialized, Kask, Girolibero, Genesis, Brompton e molti altri, inclusi numerosi artigiani. "Siamo entusiasti del successo di Bam a Mantova – ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi -. Migliaia di cicloturisti hanno potuto conoscere ed apprezzare la nostra città e il nostro territorio e tanti mantovani si sono avvicinati al mondo del cicloturismo. Vogliamo ripetere nei prossimi anni questa esperienza per far diventare Mantova una delle capitali europee del cicloturismo".
Una classe della Martiri e due classi della Nievo sono state premiate domenica 20 maggio al Parco Arcobaleno a Bosco Virgiliano per aver partecipato ai progetti di Pedibus che incoraggiano i bambini ad andare a scuola a piedi.
Le classi sono state simbolicamente riconosciute con un premio perché considerate particolarmente virtuose nella partecipazione al progetto del Pedibus predisposto dal Comune di Mantova in collaborazione con numerose associazioni ed enti. I bambini della Martiri sono stati premiati perché la scuola ha più iscritti e più accompagnatori (hanno ricevuto i biglietti per un spettacolo di Segni d'Infanzia), mentre le due classi della Nievo andranno a visitare le fattorie di Coldiretti.
A consegnare i diplomi e a festeggiare assieme ai bambini sono stati gli assessori del Comune di Mantova Paola Nobis, Marianna Pavesi e Iacopo Rebecchi, oltre ai rappresentanti degli altri enti presenti. "In tre anni – ha sottolineato Nobis - i bambini che hanno partecipato al Pedibus sono aumentati da 46 a 127, cosi come gli accompagnatori. Sono anche aumentate le linee, cioè i percorsi, passati da 8 a 14. Abbiamo anche mantenuto le due Ztl a tempo e siamo riusciti anche ad ottenere dagli insegnanti una partecipazione maggiore all'iniziativa. A tutti gli alunni del Pedibus il Comune ha rilasciato un diploma. Vogliamo continuare su questa strada”.
Ieri al Centro di Educazione Ambientale Parcobaleno di viale Learco Guerra il pomeriggio è proseguito fino alle 19 con l’animazione e i giochi per sensibilizzare alla mobilità attiva, grazie alle associazioni Scout Cgnei, Amici Ludici e Coldiretti Mantova che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento.
Promuovere la cultura del dialogo. Nasce con questo spirito Formacooperazione, una scuola di cooperazione internazionale che avrà sede a Mantova con il patrocinio del Comune capoluogo e la partecipazione dell’Università di Brescia, sede di Mantova (Lunetta), corso di studi in Educazione Professionale. Il Comune sostiene le spese di iscrizione per quattro ragazzi o ragazze residenti in città che parteciperanno alla scuola. La selezione avverrà tramite bando pubblico on line che si potrà consultare sul sito istituzionale www.comune.mantova.gov.it. Il corso, suddiviso a moduli, si comporrà di tredici incontri distribuiti tra il sabato e la domenica; le lezioni inizieranno a fine settembre 2018 e si concluderanno ad agosto 2019 con l’esperienza di volontariato estivo a Velika Hoca (in Kosovo) e la partecipare al progetto estivo Gioca Hoca.
L’iniziativa è stata presentata venerdì 18 maggio nella sede del Comune di Mantova nel corso di una conferenza stampa. Sono intervenuti l’assessore al Welfare Andrea Caprini, la coordinatrice progetto Barbara Cassinari, la docente universitaria Chiara Mortari e padre Benedetto del monastero di Decani in Kosovo.
La scuola è un percorso di avvicinamento al Kosovo e in particolare ai Balcani dal punto di vista storico, politico, sociale e culturale. L’obiettivo è offrire una struttura conoscitiva adeguata a chi partecipa così da poter vivere pienamente l’esperienza della cooperazione. Le lezioni saranno tenute da bravissimi docenti esperti dei Balcani o dei temi legati all’identità quali Paolo Rumiz, Massimo Cacciari, Giovanni Cocco, Monika Bulaji, eccetera. E' possibile iscriversi dal 21 maggio al 21settembre. Per avere ulteriori informazioni sul progetto si può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per informazioni: 3382118688.
Intanto, è stato annunciato che nel frattempo si terranno alcuni incontri sui temi della cooperazione internazionale. Venerdì 18 maggio dalle 17 alle 19 all’auditorium della sede mantovana dell’Università di Brescia, nel quartiere Lunetta, è prevista una conferenza gratuita e aperta al pubblico, dal titolo “Sapere costa. L’accesso al sapere non è gratuito esige il costo della consapevolezza”.
L’evento è organizzato dall’associazione no profit “Amici di Decani” (http://www.amicididecani.it/) e dall’Università di Mantova (corso Educatore Professionale) con il patrocinio del Comune di Mantova.
“Sapere costa. L’accesso al sapere non è gratuito esige il costo della consapevolezza” rappresenta il secondo appuntamento di un ciclo di conferenze organizzate dall’Università di Mantova, inaugurate lo scorso18 dicembre con l’incontro dal titolo “Dialogo orientale”.
Tutte le conferenze hanno lo scopo di approfondire tematiche affini a quella dell’incontro con l’altro, inteso nelle sue molteplici implicazioni a partire dall’emblema del caso orientale.
“Educazione plurale, rispetto delle diversità, dinamiche di conflitto, tutela della bellezza, costruzione della speranza, riflessioni culturali su Kosovo e Metoija, laboratorio europeo di antropologia avanzata”: queste sono le parole chiave dell’iniziativa formativa.
I Balcani, infatti, per la loro storia, ricchezza culturale e convivenza interreligiosa e per le terribili guerre che li hanno insanguinati (il Kosovo, in particolare, ancora oggi paga il prezzo più caro di questi conflitti), rappresentano da sempre una cartina tornasole utile alla comprensione del mondo.
Padre Benedetto, monaco italiano a Visoki Decani, monastero serbo ortodosso che in Kosovo è difeso da 20 anni da militari italiani, durante l’incontro illustrerà la propria esperienza sul Kosovo e tutte le attività che svolge l’associazione “Amici di Decani”, tra gli organizzatori dell’evento.
Attraverso un percorso i presenti potranno riconoscere il valore della parola autenticità e comprendere come questa sia fondamentale per l’instaurazione del dialogo con l’altro.
Corso formazione in cooperazione internazionale
Le domande d’iscrizione scaricabili qui sotto, possono essere presentate entro il 21 settembre presso l’Assessorato Welfare Servizi Sociali e Sport (sig. Aldo Bulgarelli) a Mantova in Via Conciliazione 128
oppure via mail
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
E' in partenza un nuovo progetto "E se diventi Farfalla" che vede Comune di Mantova, Cospe - le cui attività sul territorio sono organizzate in collaborazione e su un’idea di MantovaPlayground, progetto del Comune - e Segni d’infanzia Associazione, insieme alle scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni, mettersi in rete con diverse realtà in tutta Italia, dal nord al sud, con l’obiettivo comune di contrastare le povertà educative, raggiungendo le fasce più fragili con i linguaggi dell’arte e la creatività.
Il progetto è stato presentato giovedì 17 maggio all’Auditorium della sede Universitaria di Lunetta in viale Valle d'Aosta. L’incontro è stato introdotto dall’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Marianna Pavesi. “Il progetto – ha osservato Pavesi – ha una durata quadriennale ed ora è pronto per decollare. L’obiettivo comune è di contrastare la povertà educativa”. Quindi, sono intervenute l’ideatrice e responsabile del progetto Mantova Playground Ilaria Rodella, e la direttrice artistica della associazione Segni d'Infanzia Cristina Cazzola.
. Subito dopo è stato dedicato uno spazio alla formazione con la conversazione tenuta dal maestro, giornalista e scrittore Alex Corlazzoli sugli aspetti educativi del progetto. Ne ha parlato con gli insegnanti dei nidi e delle scuole dell'infanzia e con il pubblico del quartiere presente. La conversazione è partita dall’aquila, il simbolo di “Colora l’animale 2018”. Sono stati delineati i contenuti didattici del concorso che permetteranno agli insegnanti – presenti in modo numeroso all’incontro – di prendere spunto da questo tema per connettersi ad altri progetti trasversali a tutte le materie scolastiche e alle competenze.
Il progetto avrà una durata quadriennale e sarà rivolto alla fascia d’età 0 – 6, è stato selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e vede i vari soggetti coinvolti sperimentare in 9 regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto, Basilicata, Toscana) la creazione di eventi qualificati e differenziati, sviluppando format replicabili, che offrano un’opportunità importante per crescere dal punto di vista culturale e sviluppare i propri talenti, condividendo storie e confrontandosi con le esperienze degli altri.
Il canale privilegiato con il quale si sceglie di lavorare per raggiungere i destinatari del progetto è quello della scuola con l’intento di innescare un dialogo originale e nuovo fra la comunità scolastica e quella delle famiglie.
E così la prima azione, con la quale viene anche lanciato il progetto che entra nel vivo a partire dal mese di settembre, è dedicata proprio alle maestre: un momento di formazione – programmato per giovedì 17 maggio, dalle 16:45 alle 18:45, presso l’Auditorium della sede dell’Università di Lunetta - con un esperto dal profilo e dalle competenze che ben si adattano agli obiettivi stessi del progetto: Alex Corlazzoli, maestro, giornalista, scrittore e per quest'anno maestro di strada a Palermo.
LA STRUTTURA DEL PROGETTO, TEMI E PROTAGONISTI
Nucleo operativo sono a Mantova le scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni, scelte per la collocazione periferica, dove è più forte la presenza di fasce fragili e perché in quanto scuole materne lavorano già su momenti di coinvolgimento dei genitori, che il progetto vuole migliorare.
Queste diventano il fulcro di sperimentazioni e progettazione, aprendosi ad artisti, atelieristi e architetti che invitano bambini e famiglie a giocare con il tema della bellezza inteso come bene comune. Questo macrotema di anno in anno viene declinato in quattro microtemi diversi: quello della prima annualità è lo spazio.
Tema molto sensibile visto che fin da piccoli capiamo di esistere perché occupiamo uno spazio e l’identità inizia a formarsi nel momento in cui iniziamo a comprendere dove finisce il nostro corpo e ad avere relazioni con cose e persone. Gli spazi per i bambini acquistano un significato in base a come li esplorano e a quali emozioni provano. Le attività di progetto ruotano così intorno all’esplorazione di questa relazione tra corpo e spazio, proponendo inaspettati punti di vista e una co-progettazione di nuovi mondi, che vede coinvolti attivamente bambini, insegnanti e genitori, all’interno dello spazio educativo della scuola.
Sono previsti momenti di formazione e laboratori, da settembre a dicembre 2018, curati da Cospe, le cui attività sul territorio sono organizzate in collaborazione con Mantova Playground, e Segni d’infanzia associazione che mettono la propria esperienza a servizio del progetto, declinando le proprie offerte culturali al tema e agli obiettivi comuni.
Segni d’infanzia propone altri appuntamenti formativi dedicati agli insegnanti:
1 ottobre, ore 16:45. Lo spazio fra lo spettacolo teatrale e la didattica. Un’analisi del programma di Segni 2018 volta a far emergere i contenuti e i temi degli spettacoli utili a un loro utilizzo all’interno dell’attività didattica. Con un approfondimento sul tema dello spazio scenico.
29 ottobre. Visita guidata in mostra. Una passeggiata interattiva attraverso la mostra con le opere del Concorso Colora l’animale, allestita per Segni New Generations Festival. Un artista compone una selezione di opere per far emergere le mille potenzialità dei diversi lavori e per raccontare come sono stati messi in pratica gli spunti forniti nel corso dell’incontro di maggio.
Sabato 3 e domenica 4 novembre. Laboratori aperti e gratuiti in centro storico per bambini e famiglie secondo una formula già sperimentata all’interno delle attività svolte nelle scuole Berni e Pacchioni e che vedono un’esplorazione artistica dello spazio.
Cospe e Comune di Mantova con MantovaPlayground - Cospe è una ong che opera in Italia e nel mondo per la costruzione di un mondo in cui la diversità sia considerata un valore, un mondo a tante voci, dove nell’incontro ci si contamina e ci si arricchisce, a partire dalla prima infanzia. Sceglie di organizzare le attività sul territorio di Mantova in collaborazione con Mantova Playground, progetto promosso e sostenuto dal Comune, facendo seguito all’esperienza maturata nel corso di laboratori, creazione di mappe e ed eventi per scoprire la città da punti di vista insoliti. Dopo aver sperimentato e lavorato con diversi artisti, Mantova Playground propone di coinvolgere per la prima annualità di progetto il collettivo di architetti Parasite 2.0 e l’atelierista Arianna Maiocchi nella programmazione delle attività didattiche e formative all’interno delle scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni.
Da settembre a dicembre – Le due scuole si aprono in orario extrascolastico con uno spazio ludoteca dove giocare con il tema dello spazio.
Ottobre e novembre – Workshop per insegnanti e operatori con Parasite 2.0.
Da ottobre a dicembre – Processo di co-progettazione di un nuovo spazio per giocare, pensare e immaginare, nel quale il collettivo Parasite 2.0 lavora insieme ai bambini delle due scuole dell’infanzia coinvolte;
Dicembre – Presentazione alla città dei nuovi mondi co-progettati nei laboratori dei mesi precedenti.
Le due scuole dell’infanzia da nucleo operativo diventano vero e proprio nucleo di propagazione, si aprono a tutti i bambini e le famiglie non solo del quartiere, ma della città, diventano un nuovo spazio costruito insieme e messo a disposizione della collettività. Grazie al progetto che coinvolge diversi attori del territorio e collaborazioni pubblico – private, si vanno a potenziare le scuole dell’infanzia, creando nuove occasioni di dialogo con le famiglie, aprendo nuove attività creative alle famiglie con bambini 0 – 6 anni, ma soprattutto a quelle più fragili, compresi i nuclei stranieri, più difficilmente raggiungibili.
Sulla scia del verso di Alda Merini "E se diventi farfalla" è un invito ad un’evoluzione, una crescita positiva, che possa diventare un diritto uguale per tutti a crescere nel bello e nella cultura.
Alla ricerca del delicato equilibrio tra cibo, scienza e creatività: dopo il successo della prima edizione, torna il Food&Science Festival di Mantova. Da venerdì 18 a domenica 20 maggio 2018, la città lombarda ospita conferenze, incontri, laboratori, spettacoli e mostre dedicati alla scienza che studia, definisce e innova la produzione e il consumo di cibo. Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da Frame-Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Lombardia, del Comune di Mantova, della Camera di Commercio di Mantova.
Il Festival ha quest’anno un filo conduttore tematico che lega simbolicamente tutti i suoi appuntamenti. È l’equilibrio, inteso come condizione di quiete in cui si riescono a comprendere e bilanciare due o più forze contrastanti: la scienza e la società, l’agricoltura e l’ambiente, la crescita demografica e la povertà, la produzione e l’etica, la salute e l’alimentazione, le risorse e l’economia, la tradizione e la modernità.