La tesi è stata sostenuta intervenendo venerdì 12 maggio al seminario di studi sulla riscossione dei tributi locali che si è svolto con il patrocinio del Comune di Mantova alla Sala degli Stemmi. "Abbiamo a che fare con il recupero di canoni, rette, tariffe, sanzioni per avere violato il codice della strada, eccetera. Tutto questo ci deve portare ad istituire un unico ufficio deputato alla gestione delle entrate per evitare dispersioni. Un ufficio che sappia dialogare con i cittadini e le imprese per evitare, dove è possibile, il contenzioso e recuperare in modo umano le somme dovute. Si possono attivare forme di pagamenti rateizzate e dilazionate per agevolare il saldo dei debiti".
Questo atteggiamento più soft da parte del fisco – ha continuato – è ancor più necessario alla luce della crisi che ha profondamente colpito negli ultimi le famiglie e le imprese creando bilanci dei Comuni con considerevoli crediti insoluti. "Essendo i crediti tributari una delle voci più importanti dei bilanci comunali – ha concluso - diventa di fondamentale importanza dotare il Comune di strumenti più idonei per riscuotere le somme non pagate". Al convegno, rivolto agli amministratori della pubblica amministrazione e ai professionisti, sono intervenuti anche l'avvocato Mario Cavallaro, presidente del consiglio di presidenza della giustizia tributaria e Cristina Carpenedo, responsabile dei servizio tributi del Comune di Jesolo e collaboratrice dell'Anci.