Un investimento di 6 milioni di euro da parte di Tea per garantire vapore ed energia elettrica all'azienda ospedaliera e, nel contempo, predisporre una sorta di "soccorso" al teleriscaldamento in caso di necessità. La nuova centrale termica del Carlo Poma, realizzata lo scorso anno da Tea Sei, ma entrata a pieno regime quest'anno, mercoledì 20 maggio è stata presentata al vicepresidente della Regione Lombardia e assessore alla salute Mario Mantovani dai manager aziendali e sanitari, tra cui il direttore generale dell'azienda ospedaliera Luca Stucchi, dal sindaco di Mantova Nicola Sodano e dal vicepresidente di Tea Sergio Benatti. Presente anche il direttore di Tea Sei, Enrico Raffagnato, che ha illustrato le caratteristiche della ristrutturata centrale. "Fornisce vapore per la mensa e le opere di sterilizzazione dell'ospedale - ha spiegato -, oltre ad una discreta quota di energia elettrica. Inoltre, in caso di emergenza diventerà la quarta centrale di soccorso del teleriscaldamento, dopo quelle di viale Fiume, viale Montegrappae di Lunetta".
L'intervento di ristrutturazione della centrale termica al servizio dell'Ospedale e del teleriscaldamento cittadino ha riguardato la riqualificazione della parte esterna dell'edificio e, soprattutto, la sostituzione delle vecchie caldaie per la produzione di acqua surriscaldata e vapore con nuovi impianti più efficienti e compatibili dal punto di vista ambientale, in termini di emissioni e di riduzione dei consumi. Nuovi impianti in grado di produrre anche energia elettrica direttamente utilizzata dal presidio ospedaliero, grazie all'installazione di un gruppo di cogenerazione, ovvero un sistema in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore.
Il processo di ammodernamento della centrale dell'ospedale ha comportato inoltre l'installazione di un nuovo serbatoio di accumulo dell'acqua calda da 1.000 m3 (un milione di litri), in grado di ottimizzare l'utilizzo del calore proveniente dal recupero termico industriale di Enipower Mantova. "Questo impianto - ha sottolineato con soddisfazione Mantovani - contribuisce a fornire energia non solo alla nostra struttura ospedaliera, ma anche a gran parte della città salvaguardando l'ambiente. Con il teleriscaldamento si offre un servizio fondamentale che contribuisce alla qualità dell'aria e alla riduzione delle spese a carico dei cittadini, investendo in qualità ed innovazione. Mantova - ha concluso - è un esempio per gli altri 230 presidi sanitari lombardi. Anche su questi aspetti, oltre che sul recupero dei monumenti, l'amministrazione guidata da Sodano ha operato in maniera molto positiva".
L'intervento eseguito è strettamente legato alla nuova condotta che collega la centrale Enipower Mantova alla città. La nuova condotta consente di incrementare il ritiro di calore sino ai 100 MWt disponibili: il calore "pulito" (perché originato unicamente da recupero di calore da processi industriali) proveniente da Enipower Mantova può così soddisfare in maniera praticamente completa il fabbisogno termico delle utenze, attuali e future, del teleriscaldamento compreso l'Ospedale, mentre l'installazione del nuovo serbatoio di accumulo presso la centrale ospedaliera consentirà di immagazzinare di notte il calore per poterlo utilizzare di giorno, quando la richiesta è maggiore. La ristrutturazione della centrale dell'Ospedale si inserisce anche nel contesto dell'adeguamento degli impianti di soccorso della rete del teleriscaldamento, che vengono utilizzati solo in occasione di situazione di emergenza.