Fino allo scorso 31 dicembre era gestito dalla associazione Sucar Drom. La decisione è stata comunicata dal sindaco Nicola Sodano e dall'assessore al Welfare Roberto Irpo al termine della riunione della Giunta di martedì 20 gennaio. "Stiamo seguendo il percorso che va verso la chiusura del campo in un'ottica d'integrazione, come è richiesto dall'Unione Europea– ha sottolineato Irpo -. In pochi mesi abbiamo fatto molti passi avanti: prima sono state allontanate le famiglie presenti temporaneamente con permesso scaduto, poi i residenti hanno cominciato a presentare le domande per abitare negli alloggi Erp e una famiglia è già in graduatoria per trasferirsi nella nuova abitazione. Siamo di fronte ad un risultato storico che si attendeva da tanto tempo". Irpo ha riferito che attualmente nel campo vivono 25 famiglie e che il Comune sta facendo un gioco di squadra per raggiungere l'obiettivo della chiusura: la Polizia Locale sta monitorando il rispetto del regolamento, il settore Lavori Pubblici si sta occupando della manutenzione del campo, l'Ambiente controlla la situazione igienica, i Servizi Sociali mediante l'assistente sociale si fanno carico delle situazioni più fragili, le Politiche Educative stanno monitorano il rispetto della frequenza scolastica. "La nuova gestione affidata al Comune – ha concluso Irpo – garantirà una gestione più efficace".
Dal 1° marzo cambierà anche la gestione dei 35 profughi che sono ospitati a Colle Aperto. Il sindaco Sodano ha annunciato che il servizio di assistenza, che fino ad ora, d'intesa con la Prefettura, è stato a carico del Comune di Mantova, passerà al Distretto socio sanitario che raggruppa i 15 Comuni (il capoluogo e i territori vicini). "I profughi in tutta la provincia sono circa 300– ha precisato Sodano – e sono distribuiti nelle varie zone della provincia. Ci siamo impuntati e giustamente è passato il criterio che abbiamo suggerito noi".
Sodano ha anche riferito che l'amministrazione comunale sta predisponendo le linee guida per una nuova regolamentazione dell'arredo urbano secondo le direttive dell'Unesco. Le linee, concordate anche con le associazioni commerciali della città, avranno tra l'altro una ricaduta sulle bancarelle. "Non ci saranno più le bancarelle selvagge – ha riferito Sodano -. Saranno tutte uguali e tutte in una sola strada, in via Goito, oppure in due, anche in via Spagnoli. I giorni e gli orari saranno fissi. Negli ultimi tempi sono state ridotte le aree per gli ambulanti stabili della città ed ora sono concentrate in via Broletto.
"E' uno spostamento funzionale che verrà anche appositamente segnalato con le indicazioni 'Via delle bancarelle' – ha aggiunto il primo cittadino -. Le bancarelle saranno studiate, tutte uguali e dovranno avere il parere della Soprintendenza". Le bancarelle saranno una decina ed esporranno nei giorni di apertura stabiliti. Il progetto dovrebbe essere realizzato entro marzo. Infine, la Giunta ha dato il via libera al nuovo elenco dei luoghi autorizzati dove si possono celebrare i matrimoni civili. Alle sedi istituzionali (gli uffici, la saletta, la sala consiliare, la sala degli Stemmi, Palazzo Te), dopo il bando che si è tenuto nei mesi scorsi e il sopralluogo della commissione tecnica, si aggiunge la Casa Museo Palazzo Valenti Gonzaga in via Frattini 7.