"Tra la Serbia e l'Italia c'è un'amicizia speciale, radicata nel tempo". Con questa affermazione si è presentata l'ambasciatrice ha aperto l'intensa giornata mantovana che venerdì 7 novembre l'ha vista ospite di Confindustria nel primo incontro con le autorità e le istituzioni locali, al quale ha fatto seguito la visita ad alcune realtà imprenditoriali del territorio ed un secondo incontro, nel pomeriggio, con una folta platea di imprenditori, sempre nella sede di via Portazzolo.
Accolta dal presidente e dal direttore degli Industriali mantovani, Alberto Marenghi e Mauro Redolfini, l'ambasciatrice, assieme al primo consigliere d'ambasciata Rade Berbakov, ha avuto il primo contatto con le autorità ed i rappresentati delle istituzioni locali incontrando il prefetto Carla Cincarilli, il questore Giuseppe Reccia, il vice sindaco di Mantova Espedito Rose, il presidente ed il segretario della Camera di Commercio, Carlo Zanetti e Marco Zanini, il presidente del Centro servizi calza William Gambetti, il presidente ed il direttore del Consorzio Mantova Export Renato Dalcero e Alessandro Dotti, il direttore ed il funzionario della Dogana di Mantova, Antonio Tea e Gianluca Perniola, Adolfo Vannucci, in rappresentanza della Pompea.
Dopo un breve saluto del presidente Marenghi, che ha sinteticamente illustrato la vocazione agro-alimentare ed industriale del Mantovano, l'ambasciatrice ha avuto parole di grande apprezzamento per la città, che ha definito "un gioiello di cultura e storia", sottolineando poi la lunga amicizia che lega la Serbia al popolo italiano e gli stretti rapporti di collaborazione in campo economico, ulteriormente cresciuti negli ultimi 5 anni , al punto che l'Italia è saldamente il primo partner economico con un interscambio commerciale molto equilibrato.
"Non siamo qui per parlare di delocalizzazioni ma di internazionalizzazione. La Serbia, grazie agli accordi di libero scambio, può introdurre gli imprenditori in un mercato potenziale di oltre 800 milioni di abitanti, con la possibilità di raggiungere realtà quali la Russia, la Bielorussia, la Turchia. Dal canto suo, il mio Paese ha bisogno dell'eccellenza italiana", ha precisato Ana Hrustanovic ricordando che il Sistema Italia è già assai diffuso in Serbia, a partire dalle principali banche ed assicurazioni già ampiamente presenti sul territorio e sottolineando che l'insediamento in terra balcanica di tante imprese italiane, tra le quali "c'è già tanto di Mantova", ha consentito di salvare molti posti di lavoro anche in Italia.
Gli ottimi rapporti tra i due Paesi, soprattutto in campo economico, culturale e sportivo sono stati rimarcati anche dal consigliere d'ambasciata. Per Berbakov la Serbia, piccolo Paese con un Pil di 32 miliardi nel 2013 e che vede già oltre 600 imprese italiane insediate, può rappresentare un concreto punto di riferimento per il mercato di libero scambio, consentendo così alle piccole e medie imprese italiane di internazionalizzarsi ed all'economia serba di collaborare con le nostre eccellenze produttive.
Al termine del breve incontro, la delegazione serba ha fatto tappa alla Golden Lady di Castiglione delle Stiviere, dove è stata accolta dal titolare Nerino Grassi. Nel pomeriggio, sempre nella sede di Confindustria, gli ospiti hanno avuto un approfondito confronto con alcuni imprenditori mantovani che già operano in Serbia o sono interessati a quel mercato. L'ambasciatrice si è congedata invitando i rappresentanti di Confindustria e della Camera di Commercio a visitare la Serbia, entrando così in diritto contatto con la realtà economica e produttiva del Paese.
La giornata mantovana si è conclusa con la visita alla Pompea di Medole, dove l'ambasciatrice ed il consigliere d'ambasciata hanno incontrato i soci dell'azienda.