Il primo al Famedio con l'alzabandiera, l'inno nazionale cantato dagli alunni del comprensivo Mantova l Luisa Levi. Alla cerimonia sono intervenute le autorità cittadine, a partire dal Prefetto Carla Cincarilli e dal vice sindaco di Mantova Espedito Rose.

Quindi, c'è stata l'inaugurazione della mostra in Archivio di Stato "Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera" nella Sacrestia della Santissima Trinità in via Dottrina Cristiana. Si tratta una mostra di documenti che hanno avuto come obiettivo quello di fare capire il lungo cammino, il ruolo di Mantova verso l'unità nazionale. Occasione, quest'ultima, fondamentale per i giovani che in questo modo possono condividere i vari processi storici che hanno portato all'unità del Paese.

Del resto è stato il direttore dell'Archivio di Stato Daniela Ferrari ha sottolineato l'importanza dell'evento in grado di offrire spunti di riflessione in merito al sacrifìcio dei mantovani che hanno combattuto la dominazione straniera partendo dai moti del 1848 e della congiura dei Martiri di Belfiore fino all'annessione al regno passando attraverso la seconda e la terza guerra di indipendenza. La documentazione che raccoglie testimonianze rilevanti come il Cifrario di don Tazzoli nel quale il martire di Belfiore raccoglieva i contributi economici da parte dei congiurati contro l'impero austriaco. Nel pomeriggio nella sala delle Colonne al centro Baratta è stato presentato il libro "II lungo Ottocento e le sue immagini. Politica, media e spettacolo" (Ets) a cura di Vinzia Fiorino, Gian Luca Fruci e Alessio Petrizzo.