Il progetto prevede anche la messa in sicurezza dei mosaici romani e la riqualificazione dell'area. L'ok al Comune di Mantova è arrivato mercoledì 29 a Milano, nella sede della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia di corso Magenta 24, dove si è tenuto un incontro convocato dal direttore generale Caterina Bon Valsassina. Hanno partecipato il sindaco di Mantova Nicola Sodano, il segretario generale del Comune di Mantova Annibale Vareschi, il dirigente dei Lavori Pubblici Carmine Mastromarino, l'architetto Luisa Ferro del Politecnico di Milano e i rappresentanti delle soprintendenze archeologiche architettoniche Filippo Maria Gambari, Andrea Alberti, Elena Maria Menotti, Anna Maria Basso Bert e Daniela Lattanzi.

Il Comune aveva proposto di tenere il summit con le sovrintendenze il 5 novembre scorso. Tuttavia, in quella circostanza, la Dirigenza regionale per i beni culturali e paesaggistici, insieme alle sovrintendenze archeologica e ai beni storici e paesaggistici, aveva fatto sapere che non vi fossero le condizioni per discutere con il Comune il futuro del mosaici romani di piazza Sordello. Prima dell'incontro era necessario predisporre la rimozione e la sostituzione del contenitore d'acciaio con un'altra copertura che garantisse la conservazione e la fruibilità dei reperti nel rispetto di piazza Sordello che è un contenitore di monumenti storici di grande pregio. Successivamente l'ufficio tecnico comunale ha lavorato per elaborare il progetto che è stato presentato al sindaco Sodano e al segretario generale Vareschi nei giorni scorsi.

Le idee progettuali sono state illustrate ieri dalla consulente Ferro che ha prospettato la copertura dei resti archeologici con il vetro opaco e la sistemazione dell'area esterna con la pietra. "E' stata l'occasione per illustrare il nostro progetto alle soprintendenze - ha osservato Sodano -. Abbiamo lavorato per rendere leggero l'impatto di questo intervento in piazza Sordello e soprattutto per armonizzarlo con il contesto medioevale che lo circonda. Mi fa piacere che ci abbiano detto di procedere con la realizzazione del progetto di massima e che l'elaborazione che abbiamo presentato sia stata considerata una vera e propria operazione culturale".

Il progetto sarà definito dai tecnici dei Lavori pubblici del Comune di Mantova sempre con la consulenza del Politecnico e sarà presto illustrato alla città in un incontro pubblico. Durante il vertice si è parlato marginalmente anche del Padiglione galleggiante sul lago in vista dell'Expo 2015, di Villa Galvagnina a Moglia di proprietà comunale e della proposta del Comune di Mantova di acquisire dal Demanio statale la Rocca di Sparafucile.