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Tanti eventi in città nella Giornata della Memoria per non dimenticare l'Olocausto

Il tavolo dei relatori alla cerimonia istituzionaleOmocausto. Questa parola sintetizza il fenomeno che ha riguardato lo sterminio degli omosessuali negli anni del fascismo in Italia e soprattutto del nazismo in Germania, un fenomeno, che ha provocato un numero di vittime ammazzate che va dai 10 ai 15 mila uomini e che è stato analizzato dalla prolusione di Marco Reglia alla cerimonia istituzionale della Giornata della Memoria nell’incontro che si è tenuto domenica 27 gennaio al Conservatorio di via della Conciliazione. Il relatore ha parlato davanti ad una vasta platea del tema: “Mascolinità (e femminilità) devianti nel periodo contemporaneo”, un aspetto che gli organizzatori hanno voluto approfondire parlando di uno dei tanti effetti negativi dell’Olocausto. La cerimonia è stata conclusa dal sindaco Mattia Palazzi “Di fronte alla tragedia e al delirio che ha reso possibile l’eccidio- ha osservato il primo cittadino - ripetiamo: questo è il giorno deve restare nella nostra quotidiana memoria, perchè solo così possiamo e potremo essere umani”. All’inizio avevano parlato il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti e il presidente della Provincia Beniamino Morselli.

Canti e preghiere al binario 1

La giornata aveva preso il via al Conservatorio con la consegna di nove Medaglie d'Onore ai familiari dei cittadini italiani militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti. La cerimonia è stata aperta dal Prefetto Caterina Bellantoni. Hanno ritirato le medaglie i parenti di Don Costante Berselli, Angiolino Ghizzi Francesco Gozzi, Mario Guerra, Mario Nuvoloni, Silvio Seguri, Umberto Ferrari, Valter Galli e Annibale Lipreri. Sono state consegnate dal sottosegretario all’Interno Luigi Gaetti, dai parlamentari Annalisa Baroni e Matteo Colaninno, dai sindaci di Mantova Palazzi e di Curtatone Carlo Bottani, dal presidente della Provincia Morselli e dal Prefetto Bellantoni. Hanno partecipato all'evento, facendo ascoltare alcuni brani, anche gli studenti delle scuole della provincia ed il coro "Pomponazzo".

Aldo Norsa

A fine mattinata si è svolto il secondo appuntamento alla Sinagoga in via Govi, dove c’è stato il ricordo degli ebrei deportati. A pronunciare il discorso comunicativo e a leggere i nomi dei 99 ebrei mantovani morti nei campi nazisti è stato il rappresentante della Comunità Ebraica Aldo Norsa. Nel pomeriggio alla stazione ferroviaria, al binario 1, si è ricordato il Porrajmos, la persecuzione su base razziale subita dai sinti e dai rom. L'incontro, introdotto da Carlo Bernini, è proseguito con i canti e le preghiere a cura della comunità dei nomadi. Il sindaco Palazzi ha annunciato che al binario 1 sarà collocata una targa per testimoniare il Porrajmos.

Ultima modifica il Lunedì, 28 Gennaio 2019 16:42

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