Ha aperto i lavori del convegno Città d'arte 3.0 e rendere omaggio alla capitale della Cultura 2016. E' stato accolto dal sindaco Mattia Palazzi, dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e dal presidente del centro Internazionale di arte e cultura Palazzo Te Stefano Baia Curioni.

"Portare il titolo di Capitale italiana della cultura è un impegno che non si limita alla dimensione locale. Mantova non è mai stata periferia, ma è stata ed è Capitale. C'è un valore nazionale nel progetto che state realizzando. Mi auguro che l'esperienza di Mantova costituisca un esempio e faccia da traino per l'Italia intera, in modo da avviare quel processo di governance culturale utile a migliorare la fruizione del nostro sterminato patrimonio culturale".
A dirlo nel suo intervento è stato il Presidente della Repubblica che ha valorizzato il percorso realizzato da Mantova nell'anno in cui è stata investita capitale italiana della cultura.

"Anche voi a Mantova - ha detto Mattarella - avete vissuto l'esperienza del terremoto che, come sempre succede, è piombato senza preavviso nella vostra vita svelando le umane fragilità. Ma, grazie alla forza d'animo e con impegno siete riusciti a ripartire con efficacia. Vogliamo che questo succeda anche nei paesi del centro Italia messi in ginocchio dal sisma. Dobbiamo tendere la mano a quei cittadini che vivono nell'agoscia in questi mesi, dobbiamo farli sentire davvero parte di una comunità. In quei luoghi è necessaria la ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture ma anche dei beni artistici che sono parte di quella comunità, ma anche di tutta l'Italia".

E ancora: "Dobbiamo impedire che tante parti del territorio diventino non luoghi e dobbiamo impedirlo facendo in modo di restituire la vita nella sua pienezza, restituire la vita di ogni giorno a quei territori". Questa frase ha dato il la alla platea del Bibiena per far scattare uno scrosciante applauso.

Prima di Mattarella hanno parlato Baia Curioni, Palazzi, Maroni e Franceschini. La visita del Capo dello Stato è proseguita con le tappe alla Basilica di Sant'Andrea, Palazzo Ducale, alla Gazzetta di Mantova e, in conclusione, a Bozzolo, paese natale di don Primo Mazzolari, una delle figure più carismatiche del Cattolicesimo italiano del Novecento.

I lavori del convegno sono proseguiti nel pomeriggio a Palazzo Te con la lectio di Fabrizio Nevola, direttore del Dipartimento di Storia dell'arte e Culture visuali alla University of Exeter, dal titolo "Honore et utile ne pervenga alla vostra Repubblica". Il rinnovamento urbano nella prima età moderna: progetto, conflitto e continuità. Quindi si sono tenute sette tavole rotonde parallele sono dedicate a diversi aspetti delle politiche culturali per la progettazione urbana. Sabato 12 novembre la seconda giornata è ripresa alle 9.30 al Teatro Bibiena e si è conclusa alle 17.