La conferenza era nel programma di Mantovarchitettura, la rassegna che si svolge in città fino al 25 maggio con un ricco programma di mostre, lezioni, seminari e convegni e tanti nomi illustri. L'incontro è stato aperto dai saluti del sindaco Nicola Sodano che si è complimentato con il prorettore del Polo di Mantova-Politecnico di Milano Federico Bucci e lo staff della Facoltà universitaria per il successo che sta avendo questa manifestazione: "Stiamo accogliendo in questi giorni – ha osservato il primo cittadino – eventi di grande qualità che promuovono la nostra città in Italia e all'estero. E' una iniziativa a favore della città e del mondo dell'architettura che merita il nostro apprezzamento. La massiccia presenza di pubblico agli incontri di Mantovarchitettura dimostra il grande interesse che suscitano gli appuntamenti in programma".
Moneo, che ha realizzato interventi a Cartagena e Toledo, ha spiegato che è necessario ampliare e andare oltre la nozione di contesto nella critica architettonica. Ha fatto riferimenti alla sua esperienza di architetto a Madrid. Nella capitale spagnola, dal 1966 ha iniziato a insegnare e a pubblicare articoli sull'architettura. Negli anni Settanta e Ottanta è diventato visiting professor alle facoltà di Architettura delle università di Princeton e Harvard e all'Università di Losanna. Dal 1980 è stato professore alla facoltà di Architettura a Madrid per cinque anni e successivamente ha ricevuto l'incarico per il museo di Arte romana a Mérida. E' stato autore del progetto dell'edificio Previsión Española a Siviglia, dell'hotel Grand Hyatt di Berlino del 1998, della Kur saal Congress Centre and Auditorium di San Sebastián del 1999 e dell'ampliamento del Museo del Prado di Madrid nel 2007.