Questo, in sintesi, il tema dell'incontro di mercoledì 4 febbraio tra il sindaco Nicola Sodano e gli attuali presidenti dei Cda delle tre Fondazioni mantovane "Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te", Graziano Mangoni, "Centro Studi Leon Battista Alberti", Livio Giulio Volpi Ghirardini, e "Mantova Capitale Europea della Spettacolo", Gianni Rottichieri. Alla riunione, che si è tenuta nell'ufficio di via Roma del primo cittadino, hanno preso parte anche il segretario generale Annibale Vareschi, la dirigente comunale Irma Pagliari e la responsabile dei progetti speciali Emanuela Medeghini. Il sindaco ha evidenziato il ruolo di rilievo nazionale ed internazionale delle tre Istituzioni, che economicamente oggi si reggono solo sul sostegno del Comune di Mantova: situazione che impone una riflessione sul loro futuro nell'ottica di una razionalizzazione.

Il sindaco Sodano, poi, ha presentato un documento, chiamo "Libro verde", che, in sostanza, intende aprire una riflessione ed un dibattito sulla creazione di un Polo di alta specializzazione per ricerca, produzione, gestione e promozione culturale della città di Mantova. Si propone, così, un lavoro aperto e condiviso per preservare l'identità e il carattere delle tre Fondazioni, dando ulteriore forza al loro operato e allargando le possibilità di ulteriori nuovi sviluppi. "Il documento – ha detto Sodano – intende aprire una riflessione per la creazione di un 'nuovo soggetto', capace di operare economie di scala e di migliorare l'efficienza organizzativa". Un centro unico, dunque, ma dove ogni Fondazione manterrà vivo il proprio operato e il proprio carattere identitario. Sodano ha sottolineato che la collaborazione e la sinergia tra il Comune e le tre Istituzioni mantovane è imprescindibile per avviare tale percorso. I presidenti si sono trovati in piena sintonia sull'analisi delle esigenze e sul percorso da compiere. Ora presenteranno tale documento agli altri membri dei Cda delle rispettive Fondazioni, quale primo passo per una riflessione aperta sui temi presi in questione. Il "Libro verde" sarà anche la traccia di discussione per gli organi del Comune.

"La proposta per un Polo di alta specializzazione – ha sottolineato il sindaco – non può scaturire solo dal dibattito interno all'Istituzione comunale. L'idea è infatti che una decisione in un ambito così rilevante e delicato per la vita culturale della città possa essere presa con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e sulla base di rilevanti e qualificanti punti di vista e suggerimenti". L'attuale documento è un insieme di domande aperte per stimolare una riflessione collettiva utile a "raccogliere commenti, spunti e suggerimenti – ha detto Sodano – da parte di tutti coloro che si interessano per ruolo istituzionale o professionale dello sviluppo delle politiche culturali cittadine e della crescita culturale di Mantova". Si sottolinea che la consultazione che si apre con tale "Libro verde" ha un carattere "informale", ma strutturato, per poter essere davvero preparatoria rispetto alle decisioni che dovranno, poi, essere assunte da Enti e organi competenti. Sarà organizzato anche un dibattito aperto ed a ampio raggio che coinvolgerà tutti quei soggetti che potranno portare a tale lavoro il loro contributo. "Si attendono dunque – ha concluso Sodano – tutti i contributi dagli organi delle Istituzioni culturali e del Comune di Mantova, ma anche da i vari professionisti che operano nel settore".