Il raduno di oltre 8mila vespisti, provenienti da 32 paesi, si è concluso, ma lo spettacolo dell'edizione sarà difficile da dimenticare. 310 Vespa Club provenienti da qualsiasi parte del mondo, in un evento che ha fatto vivere momenti di integrazione culturale, passione e arricchimento. Insomma, la chirurgica e minuziosa organizzazione ha fatto la differenza, grazie anche al supporto degli Enti, delle Forze dell'Ordine e della Polizia Locale, e con i circa 250 volontari presenti, smistati tra le piazze e i parcheggi del centro città. "E' andata oltre a ogni nostra più rosea aspettativa - ha detto il presidente del World Club Martin Stift - dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto".
Storie bellissime quelle che si sono succedute in questi quattro giorni di 2 ruote, da Nicki (neozelandese di 80 anni che ha montato la tenda sulle Vespa e ha guidato fino a Mantova), ai "bastardi senza frecce", sei ragazzi di Palermo che per lunghe settimane hanno pianificato programmi e itinerari per non mancare a questa imperdibile tappa, così come i quattro ragazzi di San Pietroburgo. Chi più ne ha più ne metta, Mantova ha confezionato questo evento con passione, tenacia e organizzazione, entrando di diritto nel cuore di tutti gli appassionati che hanno aderito e partecipato senza esitare, con grande entusiasmo.
Rimarrà il ricordo di questa grande esperienza, rimarrà nel tempo il colpo d'occhio del corteo ininterrotto di Vespa lungo 10 chilometri che sabato 14 giugno hanno sfilato dalla città, passando per il ponte di San Giorgio, fino a San Benedetto. Un evento così bello "non l'avevamo mai visto", ha commentato Claudio Federici, presidente del Vespa Club Mantova. Soddisfazione per la riuscita dell'evento è stata espressa anche dal sindaco del Comune di Mantova Nicola Sodano. Passato il testimone ai croati, non ci resta che attendere la versione del Vespa World Days del 2015.