Sabato 27 maggio ricorre l’anniversario della Ratifica Italiana della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il documento, approvato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989, è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che riconosce i bambini, le bambine, gli e le adolescenti come soggetti titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, non semplici oggetti di protezione e tutela. Lo Stato italiano, con la legge n.176 del 27 maggio 1991, si è impegnato a rispettare i diritti menzionati nella Convenzione e a garantirli a tutti i minori sotto la sua giurisdizione, senza alcuna distinzione e a prescindere da qualsiasi circostanza.
“Numerose sono le iniziative concrete poste in essere dal Comune di Mantova per valorizzare tutti i bambini, le bambine e i ragazzi – ha affermato Chiara Sortino, assessore alle Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza -. Crediamo molto nelle opportunità educative, ricreative, formative che li rendono protagonisti e progettiamo le nostre politiche pensando ad una città a misura di bambino. Insieme alle colleghe Pedrazzoli e Riccadonna ci impegniamo ogni giorno, ciascuna per la propria delega, per promuovere i diritti dei bambini, a scuola, nel tempo libero, all’interno delle famiglie, nel gioco, eccetera”.
Grazie alla costante collaborazione tra Amministrazione Comunale e Comitato locale Unicef, in particolare con la Presidente Cristina Reggiani, fa sapere Sortino, è stata avviata la procedura per divenire Città Amica dei Bambini e degli Adolescenti e, in occasione della giornata del 27 maggio, si è scelto di aderire all’iniziativa di sensibilizzazione promossa da Unicef Italia “Diritti in Comune. Nelle politiche comunali, ogni bambino e adolescente conta”.
“La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza rappresenta per Unicef il riferimento che guida ogni nostra azione – ha proseguito Reggiani -. Quest’anno l’iniziativa, oltre a sensibilizzare sui diritti dei bambini avrà un focus particolare sulla valorizzazione dei dati riguardanti la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, per sostenere che i bambini e gli adolescenti non sono numeri, ma contano e possono contare su amministrazioni comunali impegnate quotidianamente nell’offerta di servizi a loro dedicati. I dati sono importanti perché ci danno la misura di quanto è stato fatto e di quanto resta da fare e rappresentano la base per le istituzioni e le comunità che vogliono migliorare la loro azione sui territori”.