E’ stato firmato nei giorni scorsi il protocollo di intesa tra tutti i partner mantovani del progetto “Ca.Re. Interventi di cura in rete per migranti vulnerabili”: Comune di Mantova, ente capofila del progetto, Aspa, Azienda Servizi alla Persona dell’Asolano, Aspam Azienda Servizi alla Persona Alto Mantovano e Co.Pro.Sol. Consorzio Progetto Solidarietà (le tre aziende che coordinano i servizi alla persona di 35 Comuni mantovani), Asst di Mantova, Sol.Co. Mantova e Mestieri Lombardia.
Finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020, il progetto ha l’obiettivo di costruire sul territorio una risposta integrata e di rete alle esigenze dei migranti che presentano una vulnerabilità psico-sociale e, in particolare, dei migranti ospitati nel sistema dell’accoglienza.
Il progetto, in questi mesi, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, ha consolidato le sue attività e sta sviluppando interventi mirati per la presa in carico clinica e sociale dei migranti vulnerabili da parte dei vari attori territoriali.
La stipula dell’intesa tra i vari partner è quindi un importante traguardo di consolidamento della rete tra chi si occupa di servizi di accoglienza (la cooperazione sociale), chi si occupa dell’assistenza sociale (comuni e loro ambiti territoriali) e chi occupa di servizi sanitari (Asst e in particolare l’area della Salute Mentale).
“Il progetto – sottolinea l’assessore al Welfare del Comune di Mantova, Andrea Caprini - si propone di riconsegnare al territorio, e a tutti gli attori che concorrono all’intervento clinico, sociale e riabilitativo, la responsabilità di presa in carico della vulnerabilità superando qualunque logica istituzionalizzante. All’interno della comunità esistono diversi attori (servizi sociali, soggetti del privato sociale, servizi sanitari territoriali) che intercettano molteplici forme di sofferenza e bisogno sociale e a cui spetta la responsabilità di accompagnare l’utente nella rete dei servizi e degli attori, affinché essi, coordinandosi, disegnino il percorso di presa in carico e attivino tutti gli attori della comunità, necessari alla sua realizzazione”.
Ca.Re. è stato finanziato proprio per sperimentare e consolidare la capacità del territorio di lavorare in rete tra i diversi attori locali e offrire risposte alle nuove espressioni di disagio.
Il progetto ha una valenza regionale. Il capofila Comune di Mantova guida una rete di enti operanti anche in altri territori lombardi, ed in particolare: nel territorio monzese sono coinvolti nel progetto il Comune di Desio, l’Asst di Monza ed il Consorzio Comunità Brianza; nel territorio cremonese operano il Comune di Cremona, l’Asst di Cremona ed il Consorzio Sol.Co. Cremona. La rete si completa con la partecipazione degli Spedali Civili Brescia e di Mestieri Lombardia, consorzio attivo in tutta la Regione Lombarda.
E’ un partenariato particolarmente ampio con un compito ambizioso: quello di consolidare reti locali e farle dialogare a livello regionale e nazionale. Il progetto si concluderà a Roma con una presentazione dei risultati raggiunti.