Una trentina di studenti mantovani sono in partenza per i “Campi della Legalità”, strutture confiscate alla criminalità organizzata, per compiere attività sociali e per conoscere da vicino le realtà impegnate nell’antimafia. I giovani e gli insegnanti che vivranno questa esperienza sono stati ricevuti martedì 5 settembre nella sala Consiliare del Comune di Mantova dagli assessori alla Legalità Iacopo Rebecchi e alle Politiche educative Marianna Pavesi.
Venti studenti dell’Istituto superiore Bonomi-Mazzolari dal 10 al 17 settembre seguiranno dei percorsi di educazione alla cittadinanza responsabile in Calabria, nella Locride, mentre altri dieci della scuola Mantegna, dal 18 al 23 settembre, vivranno tale esperienza in Piemonte presso “Cascina Caccia”, bene confiscato alla famiglia ‘ndranghetista dei Belfiore.
“La nostra Amministrazione sostiene con convinzione questo progetto per sensibilizzare i giovani ai temi della legalità – hanno detto gli assessori Pavesi e Rebecchi –. Per questo contribuiamo affinché gli studenti mantovani possano compiere questa esperienza concreta e forte, importante per la loro educazione e crescita”. I giovani saranno accompagnati nei loro viaggi anche da un paio di professori e nei “Campi della Legalità” in Calabria sarà presente anche Maria Regina Brun del Coordinamento di Libera Mantova.
“Gli studenti lavoreranno insieme alle Cooperative nelle terre confiscate alla criminalità organizzata – ha detto Maria Regina Brun – ed incontreranno i familiari delle vittime di mafia della Locride. Inoltre, sentiranno la testimonianza diretta di persone minacciate dalle organizzazioni criminali, incontreranno le Istituzioni locali e alcune Associazioni impegnate attivamente nel sociale, in particolare quelle antimafia”. I “Viaggi della legalità e Cittadinanza responsabile” sono organizzati dall’Associazione Don Milani Onlus e dal Coordinamento Libera Mantova in collaborazione con il Comune di Mantova.