“Bhenefit” è un progetto finanziato dall’Unione Europeo nel programma di cooperazione regionale Interreg-Europa Centrale che ha preso il via a Mantova martedì 11 luglio. I 13 partner, più un osservatore e i rappresentanti ufficiali del programma Ue Interreg-Central Europe hanno iniziato i lavori in via Roma 39 nella sede del Comune di Mantova che è capofila del consorzio formato da 7 paesi diversi. I partner opereranno insieme nei prossimi 30 mesi per sviluppare un pacchetto di strumenti integrati per la gestione sostenibile delle aree urbane storiche. I lavori proseguiranno anche mercoledì 12 e riguarderanno soprattutto la parte di gestione pratica e finanziaria del progetto e lo sviluppo della strategia di comunicazione interna ed esterna del progetto.
“Bhenefit è il quarto progetto finanziato direttamente dall’Ue – ha detto l’assessore al Coordinamento dei Progetti Europei Adriana Nepote - che si aggiudica il Comune di Mantova, attraverso il lavoro dell’Ufficio Progettazione Europea. Il budget totale del progetto ammonta a 1.850.795 euro, di cui circa 1,5 milioni provenienti dal fondo Fesr dell’Ue, mentre i restanti sono coperti dal cofinanziamento previsto dal governo italiano”. Al summit sono intervenute anche l’assessore alla Rigenerazione Urbana Lorenza Baroncelli e la responsabile di Politecnica Maria Cristina Freni che ha ideato il progetto.
Più specificatamente, il progetto ha l'obiettivo di mettere a sistema i vari attori che contribuiscono a gestire le aree urbane di pregio e rilevanza storica, artistica e culturale, coinvolgendoli nello sviluppo di un pacchetto integrato di strumenti software, che migliorino la gestione di tali aree.
Il programma ha quattro obiettivi specifici: promuovere una gestione sostenibile delle aree urbane storiche, monitorando le interazioni tra preservazione del valore culturale e lo sviluppo eco-sostenibile; definire un approccio comune tra i partner per la gestione di tali aree, come base per migliorare la governance, gli strumenti tecnici e la capacità di coinvolgimento delle comunità locali; migliorare l’efficienza dei processi decisionali e di gestioni di tali aree urbane storiche, attraverso monitoraggio e valutazione, prevenzione del rischio, sostenibilità ambientale, conservazione e riuso; migliorare il coinvolgimento di stakeholders pubblici (enti pubblici nazionali, regionali e locali) e privati (esperti di varia natura) e coinvolgere sempre di più le comunità locali attraverso la creazione di gruppi locali di supporto.
Il progetto si sviluppa in 30 mesi durante i quali verranno sviluppati 6 strumenti di lavoro, all’interno di 6 aree geografiche e azioni pilota. Il progetto è suddiviso in 4 aree di attività (migliorare la governance, sviluppare strumenti, capacity building, comunicazione) e complessivamente saranno prodotti 27 output tecnici. Non solo. Il personale dei vari partner che prendono parte al progetto, ma diversi gruppi di gestori del patrimonio, di professionisti e di tecnici avranno l’opportunità di partecipare a 14 attività di formazione ed i lavori del progetto saranno costantemente monitorati e revisionati attraverso 6 report periodici. La comunicazione interna ed esterna prevede, inoltre, un’ampia serie di attività e materiale per la sensibilizzazione ed il coinvolgimento di portatori di interesse pubblici e privati, nonché di coinvolgimento delle rispettive comunità locali.