Per questo, i servizi educativi e scolastici del Comune di Mantova rappresentati dall'assessore alla Pubblica Istruzione, Marianna Pavesi, danno il via ad un ciclo di incontri organizzato in collaborazione con la cooperativa sociale Csa Servizi Assistenziali di Mantova e l'Ats Valpadana. Il dialogo con gli alunni, gli insegnanti e i genitori sarà favorito e coordinato dall'esperto Valter Drusetta, educatore professionale e responsabile per l'attività di prevenzione del servizio dipendenze Ats Valpadana, all'interno di tre eventi dedicati a tematiche distinte ma tra loro complementari.

La locandina degli appuntamenti è stata illustrata mercoledì 26 aprile nella sede del Comune di Mantova dall'assessore Pavesi, dall'educatore Drusetta e dalla responsabile dei servizi educativi Csa, Elena Sora.
Il primo incontro "Bullismo e Cyberbullismo, tra leggi e percezioni sociali" avrà luogo venerdì 28 di aprile, dalle 17,30 alle 19,30, quando verrà affrontata la legislazione che riguarda le conseguenze e la gestione dei due fenomeni. La conferenza si svolgerà presso l'Auditorium "Roberto Modena", in piazza Seminario 4 a Mantova.

Venerdì, 12 maggio, invece, sarà una giornata dedicata alle Relazioni sociali e scolastiche, le fragilità da vittime a risorse. Gli adulti saranno invitati a scoprire quali sono i rapporti che i loro figli e studenti instaurano all'interno e fuori dalle mura della scuola, e come possono agire per migliorarli. L'incontro avrà luogo presso l'Auditorium "Sacchi-Ardigò", in via Frattini 21, dalle 17,30 alle 19,30.

"Imparare, insegnare, educare: educare è prevenire" è l'ultimo incontro proposto allo stesso orario, venerdì 26 maggio, nella sede dell'Auditorium "Roberto Modena". L'educatore professionale Drusetta tirerà le somme, per sensibilizzare e convincere gli adulti sull'importanza della formazione a qualsiasi età, come mezzo indispensabile per la prevenzione del bullismo.

"L'iniziativa nasce dal bisogno avvertito dai formatori", racconta la responsabile Csa Sora, "in situazioni che coinvolgono soprattutto studenti fragili o portatori di handicap, ma si rivolge a tutta la cittadinanza considerato che il fenomeno del bullismo colpisce numerose categorie sociali". L'assessore Pavesi spiega che "l'obiettivo principale è quello di favorire un incontro diretto con i docenti e i genitori, per cogliere i loro segnali, affrontare le loro difficoltà e, soprattutto, di fornire loro gli strumenti per prevenire e, prima ancora, comprendere una realtà che conoscono poco".
Di fatto, è molto frequente, ma poco noto ai più grandi, il fenomeno del cyberbullismo.

Tutto inizia con l'utilizzo eccessivo degli smartphones e del social network da parte degli adolescenti e giovani, un primo problema che tanti genitori riscontrano ma di cui loro stessi sono vittime. A questo riguardo, l'educatore Drusetta metterà in luce l'importanza dell'esempio degli adulti durante il percorso educativo. In seconda fase, le reti sociali diventano uno spazio per sperimentare ma anche una vetrina per mettersi in mostra. L'esposizione della propria vita e quotidianità nelle circostanze più intime possibili ha come conseguenza l'intervento dei "cyberbulli".

Spesso giovani anche loro che vogliono esprimere nello spazio virtuale una forma di potere che si basa sulla competizione come forma di affermazione di sé, tendenza che appartiene all'essere umano ma che ha bisogno di essere controllata attraverso l'educazione. Il ruolo dei formatori, nella loro veste di insegnati o genitori, è quello di guidare studenti e figli nella costruzione della propria personalità, cammino che bisogna fondare sui valori della reciprocità e il rispetto della libertà altrui.