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All'Università un convegno nazionale sull'osteoporosi

La prevenzioneSabato 15 ottobre, all'Università di Mantova (Aula Magna) si terrà il convegno "Prevenzione, diagnosi e terapia dell'osteoporosi: un modello di gestione integrata ospedale-territorio".

La prima parte del convegno inizia alle 9,30 e si rivolge agli specialisti del settore e ai medici di medicina generale che si confronteranno sulla prevenzione e sulla gestione clinica di questa malattia cronica caratterizzata da elevata incidenza di fratture da fragilità e da conseguente disabilità.


A partire dalle 14, specialisti delle malattie ossee, medici di medicina generale e rappresentanti delle Istituzioni incontreranno la popolazione mantovana parlando di prevenzione, diagnosi e terapia dell'osteoporosi.
Il convegno cade in occasione della giornata mondiale dell'osteoporosi e si prefigge l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sull'importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce della fragilità scheletrica. Inoltre, verrà proposto un moderno modello di gestione integrata ospedale-territorio, in linea con le attuali disposizioni della nuova riforma sanitaria della Regione Lombardia, in grado di migliorare la qualità del servizio ad oggi erogato.


L'osteoporosi è una malattia metabolica cronica caratterizzata da riduzione della resistenza e della qualità del tessuto osseo che predispone ad un elevato rischio di frattura in assenza di traumi importanti. L'osteoporosi è frequente ed ancora oggi la diagnosi purtroppo è spesso tardiva, generalmente posta dopo che si è sviluppata la complicanza fratturativa.


La triade, ereditarietà, attività fisica, alimentazione, riveste un ruolo importante per il destino delle nostre ossa. L'osteoporosi è per circa il 50% geneticamente determinata, ma per il restante 50% è influenzata da fattori di rischio cosiddetti acquisiti quali il basso introito alimentare di calcio, l'ipovitaminosi D, la ridotta attività fisica. La correzione di tali fattori di rischio riveste un ruolo cruciale nella prevenzione primaria della malattia. E' importante sottolineare come l'osteoporosi, in entrambi i sessi, sia il risultato di una serie di alterazioni metaboliche che iniziano nell'età adolescenziale nella quale sono particolarmente attivi i processi di modellamento scheletrico finalizzati all'acquisizione di un ottimale picco di massa ossea e di una adeguata mineralizzazione scheletrica. Pertanto, le misure di prevenzione primaria dell'osteoporosi devono essere attuate fin dalle prime decadi di vita attraverso un adeguato stile di vita.
La partecipazione al convegno è gratuita.

Ultima modifica il Mercoledì, 12 Ottobre 2016 18:38

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