"Qui Fu Giuseppe Garibaldi e venne proclamato cittadino mantovano il 9 marzo 1867". Da questa targa che si trova nell'ufficio del sindaco di Mantova Nicola Sodano è nata l'idea di dedicare un momento di riflessione alla visita di Giuseppe Garibaldi in città e il suo rapporto con Mantova.
Il generale Garibaldi si reca in visita a Mantova nel 1867 come candidato nel collegio mantovano alle prime elezioni politiche del paese unificato. Per lui ci fu un'accoglienza molto calorosa da parte della cittadinanza e dalla Giunta Comunale che all' epoca non poteva contare su un sindaco e la dirigenza della Municipalità era affidata a Luigi Sartoretti. Il tutto in attesa delle elezioni amministrative, le prime della città annessa al Regno d'Italia. Garibaldi arriva a Mantova l'8 marzo e alloggia in via Tazzoli a casa Nuvolari (famiglia che aveva dato fedelissimi compagni e collaboratori). Rimane a Mantova tre giorni e rende omaggio ai luoghi più importanti e rappresentativi della nostra città. Il 9 marzo 1867 ricevette in Municipio la cittadinanza onoraria mantovana.
All'incontro che si è tenuto in via Roma venerdì 7 marzo hanno partecipato Celestino Dall'Oglio e Roberto Irpo, assessori del Comune, Paola Bulbarelli, assessore regionale, Rocco Linardi, consigliere comunale, Stefano Benetti, direttore dei Musei Civici, Aleardo Fario, presidente comitato dell'Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, Paola Somenzi, responsabile archivio comunale, Irma Pagliari, dirigente del settore Cultura del Comune e Arturo Calzona del Centro Alberti. In bella mostra, oltre al quadro raffigurante l' eroe dei due mondi alla sinistra della scrivania del sindaco, tutti i documenti che testimoniano la visita alla nostra città.
Tra gli altri documenti esposti l'Avviso alla popolazione del 7 marzo riguardante della visita a Mantova e del percorso che segue, le deliberazioni di Giunta e Consiglio Comunale della cittadinanza onoraria di Garibaldi e di posare la lapide che attualmente è nell'ufficio del sindaco, la Favilla, giornale di proprietà del garibaldino mantovano Paride Suzzara Verdi, un ritratto dell'eroe dei due mondi autografato per la famiglia Grioli, un album fotografico e alcune lettere dell'ex Museo del Risorgimento. Tutte queste documentazioni saranno nell'ufficio del sindaco per qualche mese prima di essere visibili nell'Archivio comunale.
"Ho un legame particolare con Garibaldi - ha detto il sindaco -. La targa dietro di me veglia sul mio operato e attirai' attenzione di chi viene qui. Quando sono a venuto a conoscenza della visita di Garibaldi nella nostra città ho pensato che era giusto dare enfasi a questo evento. Durante la mia campagna elettorale, prima di diventare sindaco, mi avevano detto che Garibaldi mi avrebbe portato fortuna e guarda caso sono diventato sindaco per 1000 voti. Subito ho voluto questo bellissimo quadro che lo raffigura. Da qui è nata l'idea che questi documenti che testimoniano la sua visita diventino patrimonio comune della città".