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Parco Te, la Giunta Palazzi approva il progetto esecutivo In evidenza

La Giunta Palazzi, venerdì 25 marzo, ha approvato il progetto esecutivo del Parco Te, il nuovo polmone verde al servizio dei cittadini, sul modello dei grandi parchi urbani europei, con nuovi alberi e aree verdi dedicate al relax e a numerose attività per ogni fascia d’età. Il Comune di Mantova nel 2020 ha affidato tramite gara la progettazione definitiva a AG&P. Realizzato il progetto definitivo è stata indetta una gara pubblica per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere. Il cantiere al via dalla prossima settimana. I lavori dureranno circa 18 mesi. Il progetto di realizzazione del nuovo Parco Te è stato aggiudicato al Raggruppamento temporaneo di imprese composto da Tea Reteluce, Reggiani Srl, Bottoli costruzioni con società mandataria Mantova Ambiente. Il Raggruppamento ha individuato nello studio Land il partner per la progettazione architettonica definitiva del Parco Te, progetto approvato oggi dalla giunta Palazzi.

L’intervento è stato finanziato dal Mibact che ha assegnato all’opera 5.2 milioni di euro su un costo totale di 5.5 milioni di euro. Da parte del Comune l’impegno previsto è infatti di circa 300 mila euro per la parte dedicata al recupero e alla riqualificazione degli asfalti, lavori già previsti da tempo nell’ambito del piano asfalti cittadino, perché ritenuti necessari a prescindere dal progetto del Parco Te.
Per quanto riguarda la manutenzione del Parco i primi due anni sarà a carico delle ditte presenti nel raggruppamento di imprese che ha vinto la gara, e dal terzo anno passerà in carico al Comune con lo stesso costo per mq degli altri parchi cittadini.

Mattia Palazzi Sindaco di Mantova: “Renderà la nostra città ancora più bella, più vissuta e più verde, e tutto con risorse ottenute da Roma perché le buone idee vincono”.

Lorenzo Bagnacani Ad di Mantova Ambiente: “Siamo molto orgogliosi che il servizio verde di Mantova Ambiente, in raggruppamento temporaneo con altre imprese, abbia vinto la gara per la progettazione esecutiva di Parco Te. Quasi ottantamila metri quadrati di spazi verdi significano benessere, sostenibilità, contatto con la natura. Sappiamo tutti che gli alberi contribuiscono ad abbassare le emissioni di anidride carbonica nell’aria, creare nuovi spazi verdi è creare valore per noi e per le generazioni future. Con uno spazio urbano che si trasforma in polmone verde della città si integrano diverse dimensioni dello sviluppo e si raggiungono importanti Obiettivi di Agenda 2030. Tra questi: il miglioramento in ottica sostenibile degli spazi vitali, per rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili; la riduzione delle sostanze chimiche rilasciate; l’attuazione di politiche e strategie sostenibili; proteggere e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri”.

I costi
Il costo totale dell’opera, scontato sulla base di gara, è 5.510.000 euro
di cui 5.227.179,47 finanziati dal Ministero della Cultura - Piano strategico - Grandi Progetti beni culturali 2020-2021-2022.

Cronoprogramma

Fase 1 - Accantieramento
In questa prima fase si provvederà all’allestimento del cantiere mediante la delimitazione dell’area oggetto di riqualificazione con pannellature cieche in metallo o in materiali derivati della lavorazione del legno sui quali saranno posizionate tre cesate (teloni) di cantiere, in tre punti diversi, che racconteranno il parco che sarà.
Inizio alla consegna dei lavori: 28 marzo 2022. La durata prevista è di 10 giorni.

Fase 2 - Indagine bellica
La fase dell’indagine bellica sarà volta ad individuare la presenza, nel sottosuolo, di ordigni bellici inesplosi che rappresentano un potenziale pericolo per gli operatori che effettuano gli scavi previsti nel progetto e per i cittadini.
La durata prevista è di 20 giorni.

Fase 3 - Lavori preliminari e demolizioni
Qualora l’indagine bellica dia risultati positivi, o in caso contrario dopo aver effettuato la necessaria bonifica, si procederà con le opere preliminari di demolizione. In particolare si effettueranno il diserbo meccanico delle superfici inerbite, la rimozione dei cordoli, delle zanelle, dei diversi manufatti lapidei e delle opere murarie in genere, l’asportazione dello strato di usura e di collegamento e la demolizione delle fondazioni stradali, la rimozione della pubblica illuminazione e l’abbattimento degli alberi compresa la fresatura delle relative ceppaie.
La durata prevista è di 50 giorni.

Fase 4 - Movimenti terra e risezionamento profili
Questa fase permetterà di riportare l’area alle quote di progetto mediante riporto, stesa e modellamento del terreno.
La durata prevista è di 20 giorni.

Fase 5 - Scavi
In questa fase saranno eseguiti gli scavi propedeutici alla realizzazione dei percorsi pedonali e quelli a sezione obbligata, posate le zanelle e le opere d’arte precedentemente rimosse.
La durata prevista è di 40 giorni.

Fase 6 - Impiantistica: cavidotti e condutture
Questa fase prevede la posa di condutture e cavidotti di predisposizione dei diversi impianti tecnologici: irrigazione, illuminazione, fogne/scarichi.
La durata prevista è di 78 giorni.

Fase 7 - Lavori edili
Dopo aver ricoperto gli scavi si procederà con il montaggio delle strutture prefabbricate, la posa dei cordoli e delle zanelle precedentemente rimosse, la realizzazione e la posa delle armature ed il successivo getto in calcestruzzo per la formazione dei massetti per le pavimentazioni esterne. Successivamente saranno realizzati, sui massetti e le fondazioni, i percorsi pedonali in misto granulare e le pavimentazioni in calcestruzzo architettonico.
La durata prevista è di 83 giorni.

Fase 8 - Lavori di giardinaggio
La fase immediatamente successiva alla realizzazione delle pavimentazioni architettoniche è quella della messa a dimora di alberi, arbusti e graminacee ornamentali.
La durata prevista è di 25 giorni.

Fase 9 - Illuminazione pubblica
In questa fase saranno posati i punti luce.
La durata prevista è di 15 giorni.

Fase 10 - Strutture varie, arredi e attrezzature ludiche
Questa fase prevede la posa di recinzioni e cancellate, attrezzature ludiche, giochi e arredi quali panchine, fioriere, fontanelle e portarifiuti.
La durata prevista è di 44 giorni.

Fase 11 - Pavimentazioni antitrauma
Dopo aver montato le attrezzature ludiche si procederà con la realizzazione delle necessarie pavimentazioni antitrauma e di quelle sintetiche relative agli impianti sportivi.
La durata prevista è di 15 giorni.

Fase 12 - Pavimentazioni in calcestre
La pavimentazione in calcestre è la soluzione architettonica per il calpestio di maggior importanza in quanto ad estensione.
Sarà realizzata in 15 giorni laddove è previsto nel progetto esecutivo.

Fase 13 – Seconda fase di accantieramento
Allargamento dell’area di cantiere marzo 2023, inglobando la strada di servizio lato stadio e l’attuale viale dei bagolari.
La durata prevista è di 10 giorni.

Fase 14 - Lavori stradali
L’allargamento del cantiere consentirà di includere le due strade lasciate sino ad ora all’esterno: quella tra i due filari di bagolari che porta all’esedra di Palazzo Te e quella di servizio sul lato ovest dello stadio. Quindi si procederà con la demolizione della fondazione stradale e degli asfalti e la conseguente realizzazione del tappeto finale e la formazione di pavimentazione in calcestre sul vecchio sentiero di servizio dietro lo stadio.
La durata prevista è di 35 giorni.

Fase 15 - Impianto irriguo
In questa fase finale sarà realizzato l’impianto irriguo a servizio di tappeti erbosi, alberi e aiuole fiorite mediante la posa degli irrigatori e delle ali gocciolanti, compresi il collaudo e le necessarie registrazioni.
La durata prevista è di 13 giorni.

Fase 16 - Tappeti erbosi
L’ultima fase prima dello smobilizzo del cantiere è quella della realizzazione dei tappeti erbosi. Sarà compresa la necessaria manutenzione fino al secondo taglio.
La durata prevista è di 28 giorni.

Fase finale - Smobilizzo del cantiere
Ad opere concluse si procederà con la rimozione delle cesate di cantiere e delle recinzioni per consegnare alla città il suo nuovo giardino da vivere.
La durata prevista è di 15 giorni.

L’idea progettuale non è stata modificata, ma maggiormente dettagliata nei suoi aspetti di realizzazione, recependo le indicazioni degli enti competenti in materia di tutela dei beni storici e le migliorie tecniche proposte dal raggruppamento in fase di gara. La riqualificazione paesaggistica intende far convivere la coerenza dell’impianto formale storico con le necessità multifunzionali di un parco pubblico contemporaneo capace di recepire in modo efficace ma rispettoso, i bisogni di giovani, anziani, bambini, studenti, sportivi, eccetera, conciliandoli con le esigenze di un turismo di qualità. Ecco allora il grande prato centrale, che può accogliere la fruizione quotidiana, ma anche manifestazioni culturali, eventi musicali e sportivi. E poi ci sono i 4 gruppi di anelli arborei, vere e proprie “stanze verdi” che possono ospitare molteplici attività. Il gioco per i bambini, il relax e le attività lente, lo sport e la cura della persona, la didattica e la cultura all’aperto. In tutti i quattro gruppi gli anelli più esterni sono dedicati alla contemplazione e al contatto con la natura, essendo tematizzati dalla messa a dimora di specie vegetali specifiche come ortensie, piante aromatiche, graminacee ornamentali e piante perenni.

SCHEDA

4 gruppi di anelli

● gruppo nord-est: gli anelli di gioco per bambini. Rivestiti in gran parte da pavimentazione antitrauma, sono attrezzati per il gioco dei bambini (fasce 2-5 anni e 6-10 anni)
● gruppo nord-ovest: gli anelli del relax e delle attività lente. Prevedono tavoli fissi per il gioco e l’incontro conviviale, con una grande scacchiera, un’area per il gioco delle bocce, un labirinto esperienziale
● gruppo sud-est: gli anelli dello sport e della cura: una grande pedana in legno per la contemplazione o lo yoga, una palestra all’aperto, uno per il campo da basket/calcetto.
● gruppo sud-ovest: didattica e cultura all’aperto: attrezzate con tavoli, per la didattica, lo studio, gli eventi culturali.

I numeri del parco
L’area di progetto misura 79.710 mq
Gli alberi previsti:
● Celtis australis n. 4
● Carpinus betulus n. 104
● Platanus x acerifolia n. 14
● Quercus robur “Koster” n. 24
● Quercus ilex n. 128
Per un totale di 274 nuovi alberi

● siepi di carpino, di alloro, di pittosporo, di tasso, aiuole di rose. Proprio le rose sono previste in diverse varietà: rosa “Les quatre saisons”, “Cubana”, “Bonica 82”, “White knock out”, “Pink double knock out”

● 4 giardini tematici: collocati alle testate esterne degli anelli arborei, hanno un tema diverso. C’è il giardino delle graminacee con 8 varietà di erbe ornamentali, il giardino delle aromatiche, con 12 varietà di piante mediterranee, il giardino delle ortensie, con 8 varietà di ortensie e il giardino delle perenni, con 8 varietà di specie perenni.

L’illuminazione
Con l’obiettivo di diminuire l’inquinamento luminoso, favorire il risparmio energetico e i coni visivi di particolare rilevanza all’interno del parco sono state scelte soluzioni che coniugano la tecnologia all’impatto artistico.

Le fontane
Avranno un’illuminazione verticale con proiettori con tre tonalità di bianco (freddo, caldo e naturale). Saranno inoltre dotate di un contalitri ad impulsi che consentirà di monitorare la portata (se un’elettrovalvola rimane aperta, il contalitri lo segnala e si può intervenire in tempo reale) e consentire minori consumi idrici.

Un ammendante sostenibile
In aggiunta al compost verrà usato il biochar, composto da una forma di carbonio molto stabile che permane nel suolo per migliaia di anni. L’uso del biochar e la diffusione del processo di pirolisi potranno giocare un ruolo fondamentale per il raggiungimento di importanti obiettivi di agenda 2030. Mentre infatti i processi di produzione di energia tradizionali come la combustione liberano grandi quantità di anidride carbonica (CO2), il processo di pirolisi permette di produrre syngas con delle emissioni limitate di CO2. Il carbonio rimane infatti stoccato all’interno del biochar. Questo carbonio è molto resistente alla degradazione e rimane stabile per secoli. Aggiunto al suolo ne migliora la struttura, soprattutto nei suoli aridi o poveri di sostanza organica. Queste caratteristiche lo rendono un “carbon sink” letteralmente un “pozzo di carbonio” un sistema cioè in grado di trattenere la CO2 fissata dalle piante per periodi lunghissimi. Per questo l'IPCC (intergovernmental panel on climate change) ha individuato il biochar come una tecnologia ad emissione negativa di CO2, strategica per la riduzione della concentrazione di CO2 nell’atmosfera
SCHEDA: biochar da pirolisi o gassificazione. Processo di carbonizzazione di prodotti e residui di origine vegetale provenienti dall’agricoltura biologica e dalla silvicoltura, oltre che da sanse di oliva, vinacce e cruscami, noccioli e gusci di frutta, cascami non trattati dalla lavorazione del legno. Il processo di carbonizzazione è la perdita di idrogeno, ossigeno e azoto da parte della materia organica a seguito di applicazione di calore in assenza, o ridotta presenza, dell’agente ossidante, tipicamente l’ossigeno.

I valori del parco
Il futuro è un Parco per la città. Ottantamila metri quadrati di spazi verdi significano benessere, sostenibilità, contatto con la natura. Gli alberi contribuiscono ad abbassare le emissioni di anidride carbonica nell’aria e a produrre la fotosintesi clorofilliana, l’unico modo per produrre vita dall’energia solare ed elementi inanimati, minerali e acqua. Un albero può bloccare mezzo chilo all’anno di particolato, le foglie degli assorbono direttamente l’ozono, l’inquinante gassoso che forma gli ossidi dell’azoto. Mediamente gli alberi liberano 700 chilogrammi di ossigeno ogni mille chilogrammi di anidride carbonica fissata e un ettaro di alberi può produrre ossigeno per 30/35 persone.
Gli alberi di Parco Te si andranno ad aggiungere agli oltre 24.000 alberi che vivono in città, che rimuovono dall’aria 242 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, che assorbono 3.681chilogrammi di PM, che intercettano 1.773 metri cubi di pioggia e che generano, sempre ogni anno 741.621 euro di benefici naturali.

Il contesto normativo
Il progetto del Parco si iscrive nella politica di recupero e valorizzazione della città di Mantova avviata a partire dal piano di gestione del sito Unesco nel 2006. Il piano di Gestione di Mantova e Sabbioneta 2020 ha aggiornato ed integrato le indicazioni del primo piano datato 2007 ed è stato elaborato a cura dell’ufficio Mantova e Sabbioneta patrimonio mondiale. Il Piano del Governo del territorio (PGT) del Comune di Mantova, approvato con DCC 60 del 21/11/2012 individua l’area di intervento come elemento di azione prioritaria. In particolare prevede la rigenerazione dell’isola di Palazzo Te quale progetto strategico di lungo periodo da sviluppare.

Ultima modifica il Lunedì, 28 Marzo 2022 12:59

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