La rassegna cinematografica Mantova FilmFest 2018 martedì 21 agosto ha aperto con il documentario “Torre della Gabbia”, un girato sulla storia e sui lavori di trasformazione per il recupero e la valorizzazione della più alta e rinomata torre della città di Mantova. L’evento è stato organizzato dal Comune di Mantova con il sostegno di Fondazione Cariplo ed è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo tra le iniziative dell’anno europeo del patrimonio culturale 2018.
Il filmato, realizzato da Graziano Menegazzo su un'idea di Elena Froldi Paganini, è stato presentato all’Auditorium Campiani di Mantova ed è stato introdotto dal presidente del comitato organizzatore del festival Salvatore Gelsi, dall’ideatrice, dall’autore e dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi in una sala gremitissima.
“Finalmente tutti i mantovani potranno salire sulla Torre e grazie all’ascensore – ha evidenziato Palazzi - sarà accessibile anche ai disabili. Sarà recuperato un pezzo importante del patrimonio culturale della città che permetterà al pubblico di vedere un panorama unico al mondo”.
Il racconto introduce il pubblico nelle antiche e contemporanee vicende che hanno caratterizzato la Torre della Gabbia, costruita nel XIII secolo. La Torre si erge nel centro storico di Mantova ed è fra gli elementi architettonici più rappresentativi e caratterizzanti del magnifico skyline della città. La tecnica costruttiva, i materiali e la tipologia architettonica ne confermano l’originaria fattura medioevale.
La torre è stata oggetto di una parziale ristrutturazione nel Cinquecento, quando la facciata rivolta sull’attuale via Cavour fu adeguata agli stili tipicamente rinascimentali. La Gabbia invece, che dà il nome all’edificio, è datata in maniera certa nel 1576 quando il duca Guglielmo ne decise la realizzazione allo scopo di chiudervi i malfattori.
Negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale ha promosso uno straordinario intervento di recupero e valorizzazione del manufatto, in primis un intervento di consolidamento e miglioramento sismico dal costo complessivo di 1milione e 400mila euro.
L’intervento, resosi ancora più necessario a seguito dei danni causati dal sisma del maggio 2012, che hanno provocato lesioni alla struttura ed il crollo della scala interna, permetterà di restituire la Torre, inaccessibile da centinaia di anni, alla città.
Considerando che sarà realizzato anche l’impianto di risalita e la sistemazione dell’appartamento per l’accoglienza e la biglietteria l’investimento salirà a 2 milioni di euro.
Le difficoltà date dall’imponenza della struttura architettonica, dall’altezza di circa cinquantaquattro metri e dalle dimensioni minime interne, rappresentano fattori che rendono l’opera di recupero una vera e propria sfida progettuale.
Il video “Torre della Gabbia”, attraverso le voci dei protagonisti di questa sfida, racconta gli interventi e le trasformazioni che permetteranno all’Amministrazione di renderla nuovamente fruibile ed accessibile al pubblico.