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Sul lago Inferiore l'Arcipelago di Ocno

L'Arcipelago di Ocno sul lago Inferiore di MantovaInaugurato con il pubblico delle grandi occasioni l'Arcipelago di Ocno, l'installazione sul Lago Inferiore dell'architetto Joseph Grima.

Il programma culturale di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 si estende anche ai suoi laghi, ricchi di riferimenti mitologici e tradizioni letterarie con la straordinaria installazione Arcipelago di Ocno dell'architetto Joseph Grima, che è stato inaugurato domenica 11 settembre alla presenza dell'artista, del sindaco Mattia Palazzi, dell'assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Mantova Lorenza Baroncelli e del Presidente della Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo Francesco Ghisi.

Un arcipelago di isole galleggianti, sul Lago Inferiore, la cui forma richiama le foglie del fior di loto, che popolano poeticamente questi laghi, trasformerà gli specchi d'acqua mantovani in un palcoscenico. L'arcipelago si animerà di musica, teatro e performance artistiche, aperte gratuitamente al pubblico, che esploreranno la ricca storia della relazione di Mantova con l'acqua, elemento centrale della sua forma urbana da quasi un millennio.

Più di tremila persone hanno assistito al concerto dell'Ocm con le musiche di Beethoven sulla sponda del lago per ascoltare lo spettacolo galleggiante. L'orchestra ha eseguito Settima di Beethoven in un clima magico, alla luce del tramonto. Un evento da Capitale della cultura applauditissimo.

 L'orchestra

«Dopo il Rio e i laghi, il nostro obiettivo è chiaro, vogliamo che Mantova recuperi il suo rapporto con l'acqua - spiega il sindaco Palazzi -. Lo facciamo tramite la cultura e soprattutto chiedendo gli investimenti necessari per il risanamento, come previsto nel contratto di fiume. Le Isole di Ocno sono 'piazze sull'acqua' che ogni anno posizioneremo e animeremo con eventi e attività». «I mantovani sono stati privati per troppi anni del piacere di godere a pieno il rapporto con l'acqua – aggiunge l'assessore alla Rigenerazione Urbana Baroncelli -. L'arcipelago vuole essere un'ulteriore spinta per proseguire il percorso di rigenerazione dei laghi e farli ritornare parte integrante del tessuto urbano e sociale di Mantova. Inoltre, l'arcipelago rappresenta finalmente un elemento di innovazione artistica e culturale che per il suo grande richiamo internazionale si affianca alle bellezze storiche e paesaggistiche della città». «Il risultato è Ocno – prosegue Grima -, un arcipelago di isole galleggianti che accoglieranno concerti, eventi, spettacoli, conferenze e proiezioni sul laghi di Mantova, trasformandoli da uno sfondo pittoresco in un sito attivo della vita urbana».Palazzi, Baroncelli, Grima, Ghisi e Fabiano durante la presentazione alla stampa

L' Arcipelago prende il nome da Ocno - un semidio figlio dell'indovina Manto e del dio del fiume - che edificò, in onore della defunta madre, una città sul Mincio, là dove si erano rifugiati dopo che il padre fu richiamato a vivere tra i suoi simili. Ocno costruì una città magnifica con ponti che collegavano le rive e insegnò ai pastori l'arte della musica. I laghi mantovani che disegnano il perimetro cittadino di Mantova, intesi all'epoca della loro realizzazione come una cintura protettiva, vengono percepiti, ancora oggi, come un confine netto che sembra impedire il dialogo con l'esterno. Oltrepassato il ponte di San Giorgio, Mantova appare invece come una bellissima roccaforte che invita ad essere scoperta. L'Arcipelago di Ocno, infatti, ricuce idealmente le rive del lago offrendo un punto di vista della città nuovo, che finalmente oltrepassa i suoi confini valorizzando il rapporto già fortissimo che la città ha con l'acqua. Il lago diventa così uno dei palcoscenici di Mantova Capitale Italiana della Cultura, sottolineandone il profilo. Il progetto, nella forma delle sue bianche isole galleggianti, si ispira anche alle configurazioni dei fiori di loto, la Nelumbium nucifera, presenza importante nell'equilibrio lacustre che forma vere e proprie isole verdi in mezzo ai laghi con una fioritura incantevole nei mesi di luglio e agosto.

L'evento di apertura di questo nuovo palcoscenico della città è stato affidato all'Orchestra da Camera di Mantova, che eseguito la Settima Sinfonia di Beethoven con la direzione del Maestro Umberto Benedetti Michelangeli.

L'Arcipelago sarà animato e visitabile in diversi momenti e giorni della settimana con un palinsesto che prevede la possibilità di brevi visite durante il giorno o la sera al tramonto. Ogni venerdì sera sono in programma eventi speciali, concerti, perfomance di danza e istallazioni sonore. La domenica pomeriggio sarà dedicata ai laboratori per bambini mentre durante la settimana il calendario prevede serate di lettura del cielo astronomico. Tutta la programmazione è curata da Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Mantova.

Per accedere all'Arcipelago il costo del trasporto è di € 5,00 e la prenotazione è obbligatoria.

Tutti gli eventi sono segnalati sul sito www.mantova2016.it la partecipazione è gratuita.

Guarda tutte le iniziative di settembre

Palazzi e Baroncelli sull'Arcipelago

Ultima modifica il Giovedì, 15 Settembre 2016 12:18

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