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Il secondo sogno fatto a Mantova ha aperto alle Fruttiere di Palazzo Te

La presentazione alla stampaIl secondo sogno fatto a Mantova ha aperto i battenti martedì 6 settembre a Palazzo Te con l'inaugurazione della nuova stazione. Il percorso espositivo, iniziato l'11 giugno, rimarrà aperto al pubblico fino al 13 novembre.

È un progetto per Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 nato da un'idea di Cristiana Collu e curato da Saretto Cincinelli. A presentare la mostra sono stati il presidente del Centro Internazionale d'arte e cultura di Palazzo Te Stefano Baia Curioni, il sindaco Mattia Palazzi, il direttore dei musei civici Stefano Benetti, oltre agli autori.


Un sogno fatto a Mantova - il titolo cita un omonimo scritto del poeta Yves Bonnefoy - nasce dall'idea che la città possa essere intesa come luogo e teatro della costruzione della comunità. Si assume che la città, nella sua stessa forma storica, sia una lunga "conversazione" capace di custodire la possibilità di un rapporto profondo e segreto tra parole, persone, cose. Un rapporto che nel caso di Mantova consente di congiungere l'alba rinascimentale della modernità con il contemporaneo.
La seconda stazione ospiterà nelle Fruttiere di Palazzo Te opere di artisti italiani e internazionali: la serie di opere Vedere di Luca Pancrazzi; le videoinstallazioni Stefania, Da solo, Nuvole #1 e Nuvole #2 di Luca Rento; Family ties II dell'artista spagnola Eulalia Valldosera; Exposure #9 di Barbara Probst; le stampe fotografiche Rear Window di Paola di Bello. Paolo Meoni propone il video Silhouette e le stampe Dusty Landscape #1 e Dusty Landscape #2; Grazia Toderi, già protagonista della prima stazione al Teatro Bibiena con il suo Luci per K222, presenta ora Fantasia.


Otto gli scatti del fotografo Armin Linke tra cui: Ghazi Barotha hydroelectric project, workers, Hattian Pakistan; Restaurant view, Cairo Egypt; Parque del Retiro, Madrid Spain; Alvar Aalto, Library (1927-1935), Viipuri (Vyborg) Russia; G8 Summit, Genova Italy.
Tutti i lavori sono stati selezionati per il loro riferirsi alla città, all'architettura e agli spazi del vivere condiviso per costruire attorno alle loro opere un discorso sulla città nella sua complessità.
Una città vista come luogo condiviso, letta da diversi punti di vista - come nei lavori di Paola di Bello, che ha fotografato Mantova da finestre di case, uffici e alberghi - e che attraverso la sperimentazione e il contemporaneo diventa anche luogo comune, riconnettendo memoria e innovazione e recuperando la tradizione, per dare vita a una rappresentazione del presente e a un immaginario futuro.
Dalle Fruttiere il progetto si estenderà in altri luoghi della città - dal 7 settembre al 13 novembre anche il Cinema del Carbone proporrà brevi video d'autore prima della normale programmazione cinematografica - e andrà a integrare e arricchire il percorso espositivo della prima stazione composto dalle opere: Figura e Grande donna di Alberto Giacometti; Fall III di Antony Gormley; Dance di Hans Op De Beeck; Cavallo, Rinoceronte e Ghepardo di Davide Rivalta a Palazzo Te, di cui si può ammirare anche la grande scultura Orso nel giardino romantico di Palazzo d' Arco.


"L'arte contemporanea gioca un ruolo centrale nel palinsesto di Mantova 2016 - ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi - Un sogno fatto a Mantova lega in modo vitale presente e passato e costituisce pertanto un momento qualificante della proposta culturale. Artisti italiani e internazionali propongono una riflessione sugli spazi del vivere condiviso della città mediante immagini fotografiche e video. Questa esposizione permette di guardare Mantova attraverso nuovi e inediti punti di vista in grado di mutare il rapporto fra soggetto e ambiente migliorando le dinamiche del vivere comune".


"Il Centro ha pensato di produrre questo progetto espositivo per contiguità con un tema che rappresenta uno degli assi di lavoro principali dell'istituzione - spiega il Presidente Stefano Baia Curioni di Palazzo Te - l'idea che il rapporto con la storia possa, vivificato, irrorare la capacità di "vedere" il futuro possibile della città e della sua gente: Mantova, con le sue ricchezze squadernate e le sue ricchezze nascoste. Il desiderio è che questa possa essere l'occasione di uno sguardo pensante sul presente, e anche di un vedere generoso, capace anche di riconoscere chi oggi, attorno, prima e dopo la mostra, sta costruendo la città come spazio comune, inclusivo, avvolgente e se possibile accogliente."


Il progetto Un sogno fatto a Mantova è prodotto dal Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te, con la collaborazione di Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani, Fondazione di Palazzo d'Arco, Il Cinema del Carbone, e con il contributo di Eni.

Informazioni:

Biglietteria Museo Civico di Palazzo Te: Tel. 0376 323266 www.mantova2016.it -www.centropalazzote.it - www.palazzote.it
Orari: lunedì 13 - 19.30 da martedì a domenica 9 - 19.30. (il servizio di biglietteria termina alle 18.30).
Ingresso intero  € 12,00; ridotto € 8,00 (visitatori oltre i 65 anni, gruppi di minimo 20 persone, soci Tci, soci Fai, cittadini residenti a Mantova, possessori di: biglietto d'ingresso al Vittoriale degli Italiani,

Biglietto/abbonamento Torino Piemonte, tessera Legacoop Lombardia, coupon Qui!Cultura, tessera soci Aci, tessera Mantova Outlet Village, biglietto Trenord). Ridotto studenti € 4 (visitatori tra i 12 e i 18 anni, studenti universitari)
Omaggio: (2 accompagnatori per gruppo o scolaresca ogni 15 unità, giornalisti, possessori tessera Icom, membri: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco).

Ultima modifica il Mercoledì, 07 Settembre 2016 13:56

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