Alla concelebrazione in Duomo hanno partecipato autorità e tanti parroci venuti da tutta la diocesi. Nelle prime file il sindaco di Mantova Nicola Sodano, il presidente della Provincia Alessandro Pastacci, il prefetto Carla Cincarilli, il presidente degli industriali Alberto Marenghi, il colonnello Roberto Campana comandante provinciale dei carabinieri, Andrea Pieroni comandante provinciale della guardia di finanza, il comandate della Polizia locale Paolo Perantoni. Due banchi erano occupati dai parenti di monsignor Roberto Busti venuti appositamente dalla Brianza. Soprattutto c'era tutto il clero mantovano da cui si desumevano volti noti come quello del vescovo emerito monsignor Egidio Caporello, monsignor Sergio Denti, don Roberto Brunelli, don Claudio Cipolla, don Riccardo Gobbi e don Gian Giacomo Sarzi Sartori. Presenti in massa i confratelli della Compagni del Preziosissimo Sangue di Cristo con il priore Giorgio Saggiani.
"Desidero anzitutto ringraziare tutti e ciascuno dal profondo del cuore - ha esordito Busti - per questa celebrazione eucaristica che ripete, cinquant'anni dopo, la mia prima messa nella comunità di San Michele a Busto Arsizio, dove ho ricevuto il battesimo e gli altri sacramenti e dove la mia vocazione è nata e si è confermata". Il vescovo in Duomo, poi, ha paragonato il sacerdozio al matrimonio. Infine, a conclusione della sua omelia, i saluti. "Cinquant'anni sono passati quasi in un soffio. Oltre la concreta vicinanza mai venuta meno del Signore Gesù - ha detto il vescovo di Mantova -, ciò che resta nel cuore è il sostegno e l'affetto di tante persone che va ben al di là delle ragioni del ministero". L'ordinazione a prete è avvenuta in duomo a Milano il 27 giugno 1964 per l'imposizione delle mani del cardinale Giovanni Colombo, allora arcivescovo di Milano.
Durante la funzione, la lettura anche della missiva augurale di Papa Francesco al prelato.
Dopo la solenne messa, il sindaco Nicola Sodano, a nome del Comune di Mantova, ha consegnato al vescovo Roberto Busti l'edicola di Virgilio d'Argento con l'incisione "Città di Mantova". "Per sottolineare tutto l'affetto e la vicinanza della città, le consegnamo un omaggio in occasione del suo cinquantesimo di sacerdozio" ha detto il primo cittadino. Molti altri regali sono arrivati dai fedeli, come fiori e oggetti simbolici, di stampo religioso.